L'Aria Che Tira, Furio Colombo avverte: "Ministero del Mare? Pericoloso". In studio cala il gelo
“Ministero del Mare? Drammatico e minaccioso ”: Furio Colombo usa termini apodittici per il dicastero istituito dal neo presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In collegamento con il talk sull’attualità di LA7 “L’Aria che Tira”, lunedì 24 ottobre, il decano dei giornalisti ha evidenziato che le parole contano, anche nella nuova nomenclatura di alcuni Ministeri. La conduttrice Myrta Merlino lo ha stuzzicato: “C’è un problema ideologico? Le lancette dell’orologio tornano indietro?”.
Colombo prima avverte che il tono gentile e amabile di Meloni in pubblico abbassa la soglia critica mentre dovrebbe restare alta e forte e poi attacca: “Non si può passeggiare al governo di un Paese come l’Italia con Eugenia Roccella (neo titolare del dicastero su Famiglia, Natalità e Pari Opportunità, nda). Un decisione da vedere come atto di fraterna femminilità, insieme distruggeranno decenni di lavoro delle donne italiane per conquistarsi autonomia, credibilità e capacità di decidere per sé stesse. Qui c’è una contraddizione molto forte in Giorgia Meloni”.
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Secondo l’editorialista, il premier ha rivelato un capacità netta e un po’ crudele di tenersi ferma in ciò che crede lei e non in quello in cui credono gli italiani: “Molti dei suoi atteggiamenti sono: o così o siete fuori dalla mia Repubblica, questo è un elemento di pericolo”. Furio Colombo dà un voto eccellente alla performance istituzionale di Meloni, si riserva sulla sua capacità di esercitare le funzioni di governo e la boccia su cose che si vedono come una polvere all’orizzonte. Quali? Il ministero del Mare: “Ha qualcosa di drammatico e minaccioso – ha tuonato lo scrittore -. Abbiamo visto il Papa gettare una corona di fiori in mare come si fa in un cimitero perché il Mar Mediterraneo è un cimitero. Lei invece lo tratta con questa grandiosa e auto-gloriosa leggerezza: il mare è nostro e ne faremo quello che vogliamo, dal ponte di Messina fino all’ultimo profugo. Questo non mi piace. Do un voto di insufficienza per alcuni progetti e indicazioni”.
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