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Otto e mezzo, Giannini avverte gli italiani: "Meloni? Quei nomi..." Gruber costretta a intervenire

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"È riuscita in un'impresa storica". Esordisce così Massimo Giannini ospite nello studio di "Otto e mezzo" nel giorno in cui è nato il governo di Giorgia Meloni. Domani l'esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d'Italia giurerà al Quirinale ma il direttore de La Stampa pur ammettendo il successo storico della prima donna premier nella storia della Repubblica italiana avverte gli italiani: "Ha fatto un miracolo con il suo partito che in 3 anni l'ha portato dal 3% al 26%: è un governo di destra e da questo punto di vista non ci sono sorprese. La presidente del Consiglio in questi 26 giorni ha detto più volte faremo un governo autorevole e competente: sull'autorevolezza non ci siamo per niente e sulla competenza così e così". Poi l'affondo con la conduttrice di La7 Lilli Gruber che lo guarda attentissima poco prima di bloccarlo e intervenire: "I quattro ministeri importanti che rappresentano l'ossatura del Paese: Economia, Esteri, Difesa e Interni dovevano essere appannaggio di ministri tecnici che dovevano dare un alto profilo al nostro Paese e quelli non ci sono: a parte Giorgetti e Tajani ci sono profili identitari forti. Certo, la struttura è salva: l'Italia resterà un Paese atlantista ed europeista quanto serve ovvero che non farà scempio sui conti pubblici. Per il resto, diritti civili e sociali, la destra farà la destra E infatti anche nei nomi dei ministeri ci sono reminiscenze del Ventennio". E la conduttrice è costretta a interromperlo.

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