retroscena
Marta Fascina, occhi puntati in Transatlantico, la compagna del Cav arriva così
Sobrietà con un pizzico di fantasia: le neo elette fanno il loro ingresso a Montecitorio. Giovedì 13 ottobre si è eletto il presidente del Senato (Ignazio La Russa) e Marta Fascina, la giovanissima fidanzata di Silvio Berlusconi, ha fatto il suo ingresso in Transatlantico proprio al braccio del leader di Forza Italia, rieletto a distanza di 9 anni dopo l’assenza forzata dalla legge Severino che ha reso ineleggibili e non candidabili coloro che sono stati condannati a più di due anni di reclusione per i reati punibili almeno fino a quattro anni. Come ha notato il quotidiano “La Repubblica”, Fascina era seguita da “un codazzo di parlamentari corposo, nutrito, almeno quindici deputati”.
La deputata, appena rieletta in Sicilia dove ha messo piede solo per le sue vacanze da bambina (ipse dixit), non ha rilasciato dichiarazioni rimanendo fedele alla sua discrezione che le è valsa il soprannome di “Marta la muta”. Secondo il quotidiano, silenzio non significa irrilevanza: se i deputati la seguono vuol dire che le riconoscono di essere “a capo della nuova fase del partito” insieme alla fedelissima Licia Ronzulli che Berlusconi voleva a tutti i costi a capo di un Ministero. Nota di colore: la XIX legislatura si è aperta all’insegna di un dress code rigoroso: uomini in grigio o nero e donne in nero totale o parziale, fatta eccezione proprio per Marta Fascina che ha indossato un tailleur blu doppiopetto (en pendant con il fidanzato), camicia azzurra tutta volant e cerchietto con strass sui capelli biondi sciolti sulle spalle.
G.O.