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Pd, Alessia Morani svela la verità sulla catastrofe: "Al lupo, al lupo..." Disperazione sinistra

Giada Oricchio

La storia del Pd è finita? Se lo chiedono in tanti dopo la sconfitta elettorale del 25 settembre. Anche la deputata uscente Alessia Morani non usa giri di parole per raccontare l’agonia del suo partito: “La sconfitta è stata catastrofica – ha detto in un’intervista a Il Giornale - Abbiamo ripetuto che c’era da scegliere tra l'estrema destra sovranista di Orban e la democrazia europea, se era vero, non possiamo far finta di niente ora che abbiamo perso quella sfida storica, come se fosse stato un al lupo, al lupo”.

Le ragioni della disfatta? “Una linea confusa e ondivaga: da Conte punto di riferimento progressista a mai con chi ha tradito Draghi a fare alleanze con Fratoianni che era contro Draghi e contro Finlandia e Svezia nella Nato, e con quel bravo ragazzo di Di Maio che con la sua scissione ha affrettato la crisi. Dal campo largo siamo passati al camposanto”.

Morani è durissima sul rapporto che Enrico Letta e prima di lui Nicola Zingaretti hanno avuto con Giuseppe Conte: “Su di lui è stato fatto un errore suicida: il premier gialloverde, quello che si faceva fotografare tutto sorridente con Matteo Salvini e il cartello Viva i decreti sicurezza è stato indicato come grande leader progressista. Sono stati i massimi dirigenti del Pd a regalargli la patente di sinistra. Ora diventa difficile stupirsi perché i nostri elettori ci hanno creduto e hanno votato lui anziché noi: li abbiamo legittimati a farlo”.

L’europarlamentare ha sparso sale sulla ferita della questione femminile all’interno dei dem (le elette sono meno di un terzo, nda). Già all'AdnKronos prima della direzione Pd aveva confermato il successo di Giorgia Meloni elogiandola. "Intanto va registrato un dato oggettivo: Meloni è arrivata là dove noi donne di sinistra non siamo mai arrivate. È la leader di un partito e se avrà l’incarico, sarà la prima donna presidente del Consiglio. È un dato di fatto che ci piaccia o no. E poi basta con questo atteggiamento supponente per cui noi di sinistra siamo migliori della donne di destra. È un errore e il voto femminile ce lo insegna".

Nell'intervista rilasciata a Il Giornale Morani ha poi picchiato durissimo sul fallimento del suo partito: "È sotto gli occhi di tutti. E nessuno, a cominciare dalla responsabile donne del Pd, se ne assume la colpa, dando le dimissioni. Si sono utilizzate le donne per regolamenti di conti interni”. Alla domanda su come si esca da quest’avvitamento, Alessia Morani ha risposto: “Serve un congresso in tempi rapidi, mentre in molti lo vogliono rallentare per auto-conservarsi. Chi ha fallito faccia un passo di lato”.