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L'Aria Che Tira, Rampini svela le mosse di Meloni nell'Ue e con gli Usa: ora si capisce tutto

Giada Oricchio
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Fratelli d’Italia ha vinto le elezioni politiche del 25 settembre con quasi il 26% dei voti e Giorgia Meloni sta lavorando alla prossima squadra di governo senza però perdere di vista la necessità di accreditare la sua leadership a livello internazionale. Dopo la vittoria ha parlato poco o niente, solo oggi ha mandato un messaggio agli italiani promettendo concretezza. In un post su Twitter ha scritto: “Questo non è un punto di arrivo, ma di partenza: ora è tempo di dimostrare il nostro valore. Siamo pronti a ridare futuro, visione e grandezza all’Italia”.  

Proprio sulla figura della presidente del Consiglio in pectore si è concentrata l’analisi di Federico Rampini. Lo scrittore e giornalista, in collegamento con la trasmissione di LA7 “L’Aria che Tira” giovedì 29 settembre, ha evidenziato che da una parte c’è la Meloni decisa a legittimarsi agli occhi degli osservatori europei e americani e per questo richiama al senso di responsabilità  e dall’altra c’è la Meloni che, per usare un eufemismo, prende in mano una delle finanze pubbliche tra le meno solide d’Europa. L’ex ministra è dunque nocchiera di una barca in tempesta. “C’è una Meloni molto consapevole dell’Italia che eredita” ha osservato Rampini prima di sgomberare il campo da un concetto spesso strumentalizzato: “Lei ha il bagaglio Dio, Patria e Famiglia, ma non è un bagaglio da demonizzare per forza. Fa parte della tradizione di grandi famiglie conservatrici, non necessariamente post fasciste. Lo dicono anche i repubblicani in America e tanti partiti democristiani e conservatori. Non sono valori orrendi o osceni. Il punto è che possono tornare a galla in un secondo momento e avere un peso. L’Italia è altamente indebitata e per questo esposta a tempeste”. Al momento però le priorità sono la Legge di bilancio, la politica energetica e il caro bollette che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese.

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