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Incredibile Luigi de Magistris, Unione popolare prende l'1,4%: "Risultato straordinario"

Christian Campigli
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L'ottimismo è il sale della vita. Una massima che Luigi de Magistris ha interpretato in modo un gocciolino esagerato. Perché va bene il think positive, doveroso non farsi abbattere dalle sconfitte e dalle avversità, ma, talvolta, servirebbe anche un filo di oggettività in più. “Il nostro è stato un inizio straordinario, abbiamo dato il massimo, però non c’era lo spazio per andare oltre, ma siamo stati dei visionari, e anche se il risultato è stato al di sotto del nostro auspicio per via del poco tempo necessario a farsi conoscere, noi non molleremo, costruiremo un campo aperto e saremo determinanti nella sconfitta delle destre”. È questa l’analisi che l’ex pm ed ex sindaco di Napoli delinea questo pomeriggio in un'intervista con l'agenzia di stampa AdnKronos, a due giorni dall’esito delle elezioni che ha visto Unione Popolare attestarsi all’1,43% alla Camera e all’1,36% al Senato.

 

“Il nostro partito nasce meno di due mesi fa come lista elettorale, quindi per noi è un risultato importante essere arrivati alle elezioni, perché non era scontato riuscire in pochi giorni a mettere insieme realtà anche diverse. Un simbolo, quello di Unione Popolare, che ancora il giorno delle elezioni tantissime persone, anche miei conoscenti, non sapevano esistesse. Siamo rimasti schiacciati tra un tema elettorale come quello sul reddito cittadinanza, che al Sud è stato sentito molto, il voto utile e l'astensionismo. Gli spazi per andare oltre evidentemente non c’erano, soprattutto per via della conoscibilità nelle masse del simbolo. Un risultato sicuramente al di sotto di quello che noi speravamo, perché io ero uno di quelli che pensava fosse possibile prendere il 3%, però riflettendo sul voto dico che 400mila voti, praticamente 1,5%, è un risultato che ci consente di dire quello che ci chiedeva la stragrande maggioranza della gente, convinta che non ce la potevamo fare, vale a dire di non mollare perché il progetto è bello. Adesso dobbiamo costruire un soggetto politico che possa diventare una casa per tutti quelli che continuano a riconoscersi in una casa, perché abbiamo solo il 65% dei votanti, le sinistre hanno perso tutte, il M5S ha dimezzato i voti (ed è tutto da vedere se è una forza di sinistra), il Pd è uscito a pezzi”.

 

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