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Tagadà, la bomba di Pietro Senaldi sul Pd: "Non è colpa di Letta"
La leadership di Enrico Letta nel Pd è a rischio in caso di risultato elettorale deludente? Lo scrittore e giornalista del Corriere della Sera, Sergio Rizzo, in collegamento con la trasmissione Tagadà su LA7, venerdì 23 settembre, è convinto che il segretario “non sta sereno” (parafrasando Matteo Renzi): “Mah… io faccio i conti… in 14 anni ci sono stati 8 segretari diversi nel Pd, Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani, Martina, Renzi, Zingaretti, Letta… siamo a ritmi che nemmeno la Democrazia cristiana quando cambiava in continuazione… io non mi stupirei se dopo il voto, Letta stesso decidesse di tornare a insegnare”.
L’analisi di Rizzo è severa, ma lucida: “Questo è il destino di un partito che non ha una linea, non si sa come la pensa su argomenti importantissimi. Ha fatto alleanze stravaganti, prima con Azione, poi con Fratoianni e formazioni politiche che hanno serie perplessità sulla Nato, non è il massimo. Il partito democratico o decide cosa fare e cosa essere o sarà sempre un calvario”.
Al contrario, il co-direttore di Libero, Pietro Senaldi, ha difeso l’ex premier: “Il suo errore più grande è stato candidarsi. È stato in Francia 7 anni, l’hanno chiamato in fretta e furia e lui doveva rifiutarsi perché non è colpa sua se nessuno sa cos’è il Pd adesso. Letta si è trovato a combattere una battaglia impossibile. Sta facendo miracoli”. E allora chi potrebbe prendere in mano le redini di un partito prigioniero delle correnti? Forse una donna: l’astro nascente Elly Schlein, 35 anni, vicepresidente della regione Emilia-Romagna e candidata per la Camera dei deputati nella lista Italia Democratica e Progressista per il Pd.