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Omnibus, Caporale e il nome a sorpresa per la rifondazione del Pd del post-Letta

Antonello Caporale, giornalista de Il Fatto Quotidiano, è ospite della puntata del 23 settembre di Omnibus, il talk show mattutino di La7 condotto da Gaia Tortora, e si focalizza su cosa potrà succedere al Pd di Enrico Letta in seguito alle elezioni del 25 settembre, dove si preannuncia una sconfitta per la coalizione di centrosinistra: “Penso che dagli istmi si passerà prestissimo e avremo volti nuovi, penso ad una rifondazione del Partito Democratico e a chi può guidarla, oltre a Elly Schlein, c’è una figura che si farà strada, perché ha una relazione pragmatica con le cose da fare, deideologizzata, lontana da qualunque cultura di alta politica. Sto parlando di Damiano Tommasi, sindaco di Verona. Quando noi - prosegue dopo aver indicato il nome di un possibile segretario del futuro - avremo la capacità di chi ambisce a rappresentare la società più disagiata di rendere quella società meno disagiata allora troveremo l’uovo di Colombo, con la corrispondenza tra l’interesse di parte e la rappresentanza politica. Mi fa paura che la povertà si sta radicalizzando come miseria, adesso è il pane che costa, il caffè, lo zucchero, la pasta, cioè una condizione minima vitale e non una condizione sociale, la casa più grande, la periferia, il centro, ma mangiare, gli elementi basici della vita”.

 

 

Caporale poi prosegue il proprio ragionamento: “Immiserendoci tanto avremo più bisogno di cose concrete e realizzazioni. La politica ha una così cattiva reputazione pubblica che fa preferire chi è camaleonte ad altri che nella loro lunga vita politica e di governo non sono riusciti a garantire una delle mille promesse fatte. Il problema è la corrispondenza tra le parole e i fatti. Ci troviamo nel punto cruciale in cui quella corrispondenza ci deve essere data, altrimenti troveremo altro rispetto all’autunno caldo”.