Perugia, il Comitato Per la Vita Chianelli dice no a Letta: "Nessuna visita in campagna elettorale"
"No durante la campagna elettorale". Il "Comitato per la Vita Daniele Chianelli", l’associazione che si occupa dell’assistenza ai pazienti ricoverati presso il reparto di Ematologia e Onco-ematologia pediatrica dell’azienda ospedaliera di Perugia, non incontrerà il segretario del Pd Enrico Letta. Proprio domani infatti, giovedì 22 settembre, Enrico Letta sarà a Perugia insieme al segretario regionale del Pd, Tommaso Bori. E in occasione di questo appuntamento, inizialmente, era prevista anche una visita al comitato per la vita Daniele Chianelli, ma l'idea di Bori e Letta è stata respinta dallo stesso Comitato.
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Ed è proprio il presidente dell'associazione Franco Chianelli a spiegare il motivo del rifiuto, dovuto alla volontà dell'associazione di non essere strumentalizzata in questa campagna elettorale. Chianelli ribadisce infatti la totale estraneità a qualsiasi colore politico: “Ho appena appreso dai giornali locali la notizia secondo la quale l’onorevole Enrico Letta verrà a Perugia e nell’ambito della sua visita voglia conoscere la realtà del residence Daniele Chianelli. Vorrei precisare che la nostra associazione si è sempre distinta per avere un rapporto corretto e leale con le istituzioni. Pertanto, rispetteremo anche in questa occasione, come successo in 32 anni di attività, la nostra totale estraneità a qualsiasi colore politico in particolare in un momento delicato come quello della competizione elettorale. In altri tempi, ma sempre fuori dalle elezioni politiche, abbiamo ricevuto e riceveremo esponenti di qualsiasi partito politico" ha chiarito Chianelli.
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Il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori, ha commentato le parole del presidente Chianelli spiegando che la visita di domani insieme al leader Dem Enrico Letta non avrebbe avuto nessuno scopo elettorale: "La proposta di visitare insieme al segretario nazionale Enrico Letta il comitato per la vita Daniele Chianelli non aveva alcuno scopo elettorale o strumentale, bensì l’intento di far conoscere una realtà virtuosa e di assoluta eccellenza, da sempre valorizzata da tutte le istituzioni locali e nazionali. Mi dispiace l’interpretazione che se ne è data e spero che si possa organizzare presto, subito dopo il voto, una nuova occasione di incontro" ha concluso Bori.