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Controcorrente, Giulio Tremonti: un dramma sta arrivando sull'Italia. Prezzi ed energia, cosa ci aspetta
Giulio Tremonti è candidato alle elezioni el 25 settembre nelle file di Fratelli d'Italia, e contro il partito di Giorgia Meloni nelle scorse settimane si sono scatenati gli strali della sinistra sulla "postura internazionale" della formazione politica. L'ex ministro dei governi di Silvio Berlusconi è intervenuto mercoledì 24 agosto a Controcorrente, il programma condotto da Veronica Gentili su Rete4. L'economista sottolinea che "un grande Paese come l'Italia, un paese fondatore dal principio" dell'Ue, ""non ha problemi di rapporti con l'Europa" oppure "di gradimento e non gradimento da parte dell'Europa sul voto degli italiani".
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Insomma, se il centrodestra vincerà le elezioni Bruxelles non potrà avere nulla da obiettare. E questo, se avvenisse, sarebbe inaccettabile. "Francamente questo lo considero fuori da ogni categoria democratica", spiega Tremonti che avverte sui grandi rischi che incombono sull'Italia e sull'Europa.
"Credo che il grande problema per l'Italia sia la situazione che sta arrivando, che viene nei prossimi mesi - afferma l'economista - I programmi elettorali sono sviluppati sui cinque anni" e sono influenzati sempre "dalla dialettica interna" dei partiti e delle coalizioni. "Credo che poca considerazione sia riservata oggi al dramma che sta arrivando sull'Italia", dice allora Tremonti che elenca le spade di Damocle sul nostro Paese: "Inflazione, recessione, le bollette, il carrello della spesa... Segnalo che negli ultimi dieci anni la povertà è raddoppiata".
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In seguito, chiamato in causa sull'effetto boomerang delle sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina, Tremonti spiega che le penalizzazioni economiche a Mosca sono state introdotte dal governo di Mario Draghi "con una cifra e una e simbologia politica assoluta, e sono state giuste". Allora era "prevedibile" che potevano avere effetti sulla nostra economia, come è avvenuto. Ma Tremonti punta l'attenzione su un altro versante della situazione globale: "Si parla tanto di atlantismo, ma il confronto e lo scontro oggi è quello con l’Asia e con la Cina. La categoria politica assoluta dell'atlantismo è un discorso superato dalla storia", afferma l'economista.