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In Onda, Concita De Gregorio inchioda De Masi e il M5S: “Se l'uno vale uno...”. La reazione del sociologo

Giada Oricchio
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Deroga dei due mandati e valore della competenza? Nel M5S spunta Luigi Einaudi e l’ipotesi di eccezione per i migliori. Durante la puntata di In Onda, il talk politico del preserale di LA7, lunedì 25 luglio, la ministra per le politiche giovanili Fabiana Dadone ha rivelato che il presidente del M5s, Giuseppe Conte, potrebbe aggirare la regola sullo stop alla politica dopo due mandati avvalendosi delle competenze maturate in questi anni dagli esponenti 5 Stelle in Parlamento. Significa che non esiste più il mantra pentastellato dell’ “uno non vale uno”? Il professore e sociologo Domenico De Masi cita il presidente della Repubblica italiana e grande liberale Luigi Einaudi: “Nessuno è così poco perito nell’arte di governare come chi è perito in tutt’altra cosa. Occorre competenza nell’arte di governare”. Secondo la co-conduttrice Concita De Gregorio sarebbe opportuno che ci fossero le capacità adeguate al settore cui si è delegati e De Masi: “Einaudi non è troppo d’accordo”.

 

 

 

 

Fiammeggiante la controreplica dell’ex direttrice dell’Unità: “Eh va beh...adesso però Einuadi è morto, parliamo con lei che è vivo” e con tono affilato: “Il tema dell’uno vale uno è ancora valido? E’ ancora giusto dire che chiunque può andare all’Economia, ai Trasporti, ecc?”. De Masi rivendica uno dei capisaldi pentastellati ricorrendo a un distinguo capzioso: “Non vale in chirurgia, nei trasporti, ma uno vale uno in politica. Ognuno di noi è titolare di un voto in base alla Costituzione”. De Gregorio è particolarmente recalcitrante ad accontentarsi di risposte vaghe: “Sì, ma quando delego qualcuno al ministero della Salute, mi auguro che sia in grado di farlo meglio di me. Mi auguro che non sia uguale a me”, “Su questo non c’è dubbio. Sono per la competenza in tutti i settori” ammette De Masi contraddicendo quanto detto in precedenza. La giornalista azzanna l’osso e inchioda il sociologo facendo notare che esponenti 5 Stelle come Raggi e Appendino, dopo aver imparato a fare il sindaco, hanno dovuto lasciare, il sociologo alza bandiera bianca: “Secondo me è sbagliato, deve prevalere l’esperienza acquisita, per alcuni di loro, per i migliori, magari eletti dalla base, si potrebbe fare un’eccezione”.

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