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Crisi di governo, Gianluigi Paragone: "Suicidio del Paese in diretta tv". A valanga sul flop di Draghi

Al Senato assisteremo "al suicidio perfetto". Gianluigi Paragone martedì 19 luglio, alla vigilia del voto di fiducia sul governo di Mario Draghi, interviene nel corso di Controcorrente, il programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4. Per il leader Italexit "davanti alle telecamere" andrà in scena "il suicido perfetto del Paese".

 

In studio si chiedono perché usa l'immagine del suicidio, e Paragone argomenta: "Si continua a dire: meno male che c'è Draghi, il salvatore della patria. Lo dicono la stampa internazionale le cancellerie, Confindustria, le associazioni di categoria, i sindaci, i sindacati...". Insomma, il premier è l'uomo della provvidenza. "Ma il primo che non riesce a dare una road map di uscita" dalla crisi "è lui", attacca il leader di Italexit. 

 

Qui serve "salvare la dignità, salvare la faccia" spiega Paragone che si lancia in un nuovo affondo: "Altrimenti sembra che Draghi stia lavorando per salvare la sua di faccia". Insomma, il sospetto di Paragone è che SuperMario non sia così super e le comunicazioni del premier alle Camere (domani al Senato, giovedì a Montecitorio) che saranno seguite dal voto di fiducia si trasformeranno in una sorta di suicidio collettivo della classe politica.