pensieri sinistri
Controcorrente, Mario Capanna non si tiene: Draghi da Ergogan per una "marchetta Nato", rivolta in studio
Mario Draghi è andato in Turchia dal presidente Erdogan "per fare una marchetta Nato". Incontenibile Mario Capanna, ex leader del movimento giovanile del Sessantotto e mito della sinistra. Nel corso della puntata di martedì 5 luglio di Controcorrente, l'ex segretario di Democrazia proletaria si dice "indignato" per l'esito del vertice tra Italia e Turchia andato in scena ad Ankara dove il premier ha blandito come "un amico e un alleato" quello che pochi mesi fa definiva dittatore.
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Per Capanna non c'è spazio per la realpolitik, Draghi "doveva mettere spalle al muro Erdogan suil masssacro dei curdi" e "sull'invasione della Siria. Non è uno stato sovrano come l'Ucraina?", attacca l'esponente della sinistra. "Draghi è andato lì a fare una marchetta Nato. Erdogan ha mercanteggiato sull'ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato e ha ottenuto l'estradizione dei poveri cristiifugiati curdi, Draghi è andato ada avallare tutto questo, sono indignato", attacca Capanna con la conduttrice che sottolinea come "marchetta Nato" sia un po' forte...
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"È ridicolo mettere insieme cose che non c'entrano niente", replica Augusto Minzolini a Capanna che aveva parlato anche della questione palestinese. Tra l'altro, sulla Nato, il giornalista sottolinea come Ankara sia membri dell'alleanza atlantica. "Siamo in una situazione particolare e in meccanismi asimmetrici. Erdogan da possibile quinta colonna di Putin ha cambiato posizione. Ognuno segue i suoi interessi", afferma il direttore del Giornale che sottolinea come con il leader turco, volenti o nolenti, "bisogna parlarci per tirarne fuori qualcosa".