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L'Aria Che Tira, "tutto quello che voleva". Curdi, fino a dove si spinge l'ambasciatore su Erdogan

Giada Oricchio
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Finlandia e Svezia hanno detto addio alla storica neutralità per entrare nella Nato dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il dado è tratto dopo che la Turchia di Tayyip Erdogan ha tolto il veto in cambio dell’estradizione di alcuni esponenti del PKK, delle milizie YPG e Feto e del divieto di sostenere il popolo “curdo in ogni sua forma”. L’ambasciatore Stefano Pontecorvo, ospite del programma di LA7, L’Aria che Tira Estate, giovedì 30 giugno, ha ricordato che il presidente turco è stato regolarmente eletto e non è un autocrate: “La Turchia e il Pakistan contano moltissimo nel mondo musulmano e avendo noi un problema di dialogo con quel mondo, i turchi ci fanno comodo”.

Pontecorvo ha spiegato che l’attività di mediatore di Erdogan è utile al presidente stesso per una rielezione che appare in bilico e agli occidentali: “Lui ha bisogno di tirare su il suo prestigio all’interno, ma fare il negoziatore tra Nato e i russi fa comodo a tutti ed è la ragione per cui gli vengono concesse tutte queste ‘scappatelle’, chiamiamole così. Gli americani, infatti, gli hanno dato tutto quello che voleva: gli F15, gli F16 e tra poco anche i patriot. Per questo, Erdogan davvero sta facendo tutto il possibile. Ha la fama di essere uno dei negoziatori migliori e più duri che ci sia in giro”.

 

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