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Otto e mezzo, la previsione di Marco Travaglio su Giorgia Meloni: "Cosa succederà dopo le elezioni"

Giada Oricchio

Il dopo Draghi? La profezia di Marco Travaglio lascia lo studio di "Otto e Mezzo", il talk politico di La7, a bocca aperta. Nella puntata di martedì 28 giugno, il direttore de Il Fatto Quotidiano ha insistito sulla necessità per il M5S di Giuseppe Conte di uscire dal governo Draghi, fosse solo perché ha smantellato tutte le misure a sostegno degli italiani nel Conte 1 e Conte 2.

Secondo Travaglio è importante parlare di quanto sta accadendo in politica perché oggi si sta apparecchiando una nuova fregatura (ipse dixit). “La Meloni l’hanno messa a cuccia perché è diventata atlantista ma sono pronti a tagliarle la testa appena mette la testa fuori dalla siepe, fuori dal livellamento” ha sostenuto il direttore prima di proseguire nel suo ragionamento: “Stanno lavorando tutti affinché dopo le elezioni, qualunque sia il voto degli italiani, i partiti tradiscano gli elettori, li prenderanno in giro. Diranno ‘vi riprendete la minestra riscaldata che c’era prima e che in un anno e mezzo non ha combinato niente’”. E se l’esecutivo tecnico non ha concretizzato nulla di buono, è anche colpa, secondo Travaglio del premier Mario Draghi: “Il più sopravvalutato dei presidenti del Consiglio della storia repubblicana, ha fatto disastri sulla giustizia e sull’ambiente, poi niente”.

Il giornalista vorrebbe che il M5S facesse opposizione come Fratelli d’Italia per ritrovare consensi utili alle elezioni politiche del 2023: “Secondo me chi si allontana da Draghi guadagna consensi, basta guardare la Meloni in testa ai sondaggi. Ma vedrete cosa ci preparano: faranno tanti partiti di centro tutti uguali per fregarci anche la prossima volta e dirci che ci sarà un nuovo governo tecnico”.