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Quarta Repubblica, Alessandro Sallusti umilia i grillini sulle armi: “Pagliacci, buffonata più grande mai vista”
Duro scontro tra Alessandro Sallusti e Vittoria Baldino nel corso dell’edizione del 20 giugno di Quarta Repubblica, il talk show del lunedì di Rete4 condotto da Nicola Porro. Il direttore di Libero tira dei veri e propri siluri al Movimento 5 Stelle sulla questione dell’invio delle armi all’Ucraina, che sta combattendo la guerra con la Russia: “È vero che in Italia tutte le tragedia finiscono in farsa, questa è una costante del Paese, però io penso che stiamo assistendo alla più grande buffonata mai vista, in cui i Cinquestelle stanno trascinando l’intero Paese. Noi qui non parliamo di reddito di cittadinanza, ma del ruolo e della credibilità dell’Italia nel contesto internazionale. Parliamo di cose terribilmente serie”.
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“Beh? Proprio per questo deve essere coinvolto il Parlamento…” tenta di replicare la deputata del M5S. “Anche il Covid era serio e il Parlamento è stato informato. Giuseppe Conte andava in Parlamento e riferiva ciò che succedeva” le fa notare Sallusti, con la risposta ironica di Baldino, volta ad andare contro Mario Draghi: “Menomale che succedeva…”. “Anche Draghi è venuto in Parlamento” le ricorda però il giornalista.
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I toni poi si alzano e Sallusti diventa un fiume in piena, sorprendendo anche Porro: “Signora voi siete dei pagliacci, che per i motivi vostri stanno trascinando il Paese dentro una cosa ridicola, il problema delle armi non esiste. Se l’Italia dà o meno le armi non cambia di un millimetro l’esito del conflitto. Poi in realtà noi non stiamo dando nessuna arma, siamo agli ultimi posti in classifica degli aiuti militari all’Ucraina, parliamo del nulla. Voi dovete avere il coraggio di dire che non volete armare l’Ucraina. Trovare il compromesso sui principi è come fare una legge in cui si dice che si può rubare, ma solo un po’, si può tradire, ma solo un po’. È ridicolo, dite che voi non ci state e uscite dalla maggioranza. Conte - conclude il direttore di Libero - l’ha detto più e più volte, non prendete in giro gli italiani…”.