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L'Aria che Tira, “sceneggiata in Ucraina”. Alberto Contri polverizza Volodymyr Zelensky: “Un guitto nelle mani degli Usa”

Giada Oricchio
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Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz oggi hanno incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un segno per confermare la solidarietà e il supporto dell’Occidente all’Ucraina invasa 112 giorni dalla Russia e un modo per sondare le possibilità di un negoziato anche se a non volerlo sembra più Mosca che Kiev. La visita è stata bocciata da Alberto Contri, docente di comunicazione sociale. A L’Aria che Tira, il talk mattutino di La7, giovedì 16 giugno, il professore non ha risparmiato critiche al premier italiano, al presidente francese e al suo omologo tedesco: “Mi sembra di essere nel pieno di un Truman Show. Contano solo gli Stati Uniti e io non capisco perché vadano a parlare con Zelensky che è un bravissimo guitto nelle mani degli americani, poi se vogliamo far finta di non vedere…”.

 

 

Contri ha rincarato la dose parlando di “sceneggiata”: i tre leader sarebbero stati più sinceri se fossero andati direttamente dal presidente americano Joe Biden. Al contrario, il docente ha spezzato una lancia in favore della Russia e dell’ex presidente Dmitry Medvedev che qualche giorno fa ha detto di odiare i bastardi occidentali “degenerati” e volervi vedere morti: “Ho visto il testo di cosa ha detto, non è stato riportato esattamente, il testo era pieno di ‘se e come se’”. Poi confondendo Charles Michel con il musicista Jean Michel, ha attaccato il presidente del Consiglio europeo: “Con quella faccia da tonto, Jean Michel ha dichiarato cose molto più severe. Facciamo più attenzione a come usiamo la comunicazione”. Myrta Merlino gli ha chiesto di chiarire il suo pensiero: “Ha tradotto quelle parole e non era così?” e il professore si è rifugiato in una risposta vaga: “Ha fatto un discorso molto più articolato, non ho il testo davanti ora, ma vi assicuro che non era così. Ci sono strumentalizzazioni da tutte le parti”.

 

 

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