invio di armi
Controcorrente, “Costituzione violata”. Francesco Verderami avvilito dal comunista Rizzo: reazione inaspettata
Se Lega e Movimento 5 Stelle fossero davvero contrari all’invio di armi in Ucraina, invasa a febbraio dalle truppe russe di Vladimir Putin, toglierebbero i ministri dal governo. Questa la posizione di Marco Rizzo, espressa durante la puntata di sabato 4 giugno di Controcorrente, il talk show politico condotto da Veronica Gentili su Rete4. “Le persone che sono in studio conoscono benissimo quali sono i meccanismi parlamentari – spiega il segretario del Partito Comunista -. Se c'è qualcosa che è insopportabile, se Conte o Salvini ritengono insopportabile l'invio delle armi, tolgono i ministri dal governo". Tanto semplice, ma una possibilità remota, visto che nel governo Draghi, in fondo, vogliono rimanerci tutti. Per una questione di responsabilità ma anche di convenienza politica.
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“L'Italia è in maggioranza, i sondaggi sono stati fatti da tutti e non c'è un sondaggio che veda gli italiani favorevoli a violare l'articolo 11 della Costituzione e inviare armi. C'è un governo e un Parlamento quasi all’unanimità che fanno questa violazione…” continua Rizzo, che viene però interrotto da Francesco Verderami, giornalista del Corriere della Sera: “Ma non è vero, onorevole Rizzo. Non è stata violata nessuna Costituzione!”. Rizzo non ci sta e riprende subito la parola: “No, no, io non ho interrotto. Vorrei esplicitare il mio parere".
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Il deputato spiega le difficoltà intrinseche al fronte occidentale, che si è mobilitato per affrontare come un unico blocco unito la Russia: “Gli interessi degli Stati Uniti sono diversi dagli interessi dell'Europa. E dentro l'Europa, gli interessi della Germania e dell'Italia sono diversi da quelli della Francia, perché la Francia ha l'energia data dalle centrali atomiche, mentre la Germania e l'Italia no. Non sarà che questa guerra, e parlo anche della misera politica italiana, si sta accorgendo che c'è un Paese che la pensa diversamente?”.