sbarchi continui
Mezz’ora in Più, Paolo Magri (Ispi) annuncia la catastrofe con la crisi del grano: “Immigrazione incontrollata”
Paolo Magri, vicepresidente dell’Ispi (Istituto di Studi di Politica Internazionale), è tra gli ospiti dell’edizione del 29 maggio di Mezz’ora in Più, il talk show domenicale di Rai3 condotto da Lucia Annunziata, e avverte tutti sulla prossima crisi di migranti che può toccare l’Italia. A scatenarla, prevede l’analista geopolitico, è la guerra in Ucraina: “C’è un’asimmetria delle conseguenze tra Italia ed Europa dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Gli Stati Uniti hanno soltanto 6mila rifugiati ucraini, su un tetto potenziale stabilito a 100mila persone. Ma cosa preoccupa Italia, Spagna e Grecia? Preoccupano molto le conseguenze della crisi del grano, perché potrebbe mettere in movimento flussi di migranti economici, di disperati che sfuggono dalla fame”.
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“Ci sono stime, non si sa quanto attendibili, di 4-500 persone che potrebbero migrare. Se questo avvenisse - sottolinea Magri - non sarebbe più come i rifugiati ucraini che vanno soprattutto a Est e Nord, ma avremmo sbarchi dal sud del Mediterraneo, con il 50% che viene in Italia a vedere i dati degli ultimi due anni. Lo scorso anno circa 70mila persone, nei primi mesi del 2022 circa 20mila. È una preoccupazione che tocca soprattutto Spagna, Italia e Grecia, per ora sono proiezioni se la crisi del grano perdurasse, non è detto che si verifichi, ma questo - conclude l’esperto - è un elemento che fa spingere tutti a cercare una soluzione in tempi rapidi almeno per quel danno collaterale”.