parla il giurista
L'Aria che Tira, Ugo Mattei smaschera gli Usa: "Ci siamo infilati in una guerra non nostra". Il business delle armi
“Ci siamo infilati in una guerra non nostra. Le armi all’Ucraina? Gli Stati Uniti ci fanno soldi. Il governo Draghi viola la Costituzione”. Tuona così il giurista Ugo Mattei in collegamento con Myrta Merlino, padrona di casa del programma "L’Aria che tira" su LA7, lunedì 16 maggio. Il professore di diritto privato e membro del comitato Dupre ha espresso tutto il suo disappunto per la narrazione dell’invasione dell’Ucraina a opera di Vladimir Putin: “Sono molto sconcertato, è evidente che dare armi alla resistenza ucraina, che poi finiscono anche nelle mani dei trafficanti, costituisce una strategia degli Usa per allungare la guerra e costruire un florido mercato degli armamenti nel cuore dell’Europa che è la vittima principale” ha attaccato Mattei prima di aggiungere severo: “L’ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato è il chiodo sulla bara dell’Europa, un’Europa risucchiata dalla Nato”.
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Merlino ha sussultato e puntualizzato che non c’è dubbio su chi sia l’aggredito e l’aggressore: “E’ la vita degli ucraini a essere stata calpestata dai russi”. Un’osservazione davanti alla quale Mattei ha fatto spallucce: “E’ come la storia del Covid e della bare di Bergamo. Certo che la guerra è una cosa orribile, certo che c’è stata un’aggressione, ma questo non deve diventare propaganda nel nostro paese. Allora si dica che si vuole fare la guerra alla Russia violando la Costituzione come il governo già sta facendo”.
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Ciò di cui non si capacita il giurista è che nel mondo sono in corso una quarantina di conflitti, l’Italia se n’è sempre disinteressata, mentre in questa si è fatta coinvolgere per servilismo verso Usa e Nato: “Ci siamo infilati in una guerra non nostra che ci porterà alla catastrofe e che ha già portato alla rovina l’Europa. Gli italiani dovrebbero rendersene conto in massa, siamo governati da persone che non hanno a cuore l’interesse del Paese”.
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Al professor Mattei, ha replicato con un velo di ironia, l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci: “Sento parlare di asse del male, di comitati di liberazione nazionale, cado dalle nuvole. Ho difficoltà a interloquire con Mattei. Leggiamo gli avvenimenti in maniera diametralmente opposta, la polemica potrebbe andare avanti per settimane ma io mi fermo”.