Finlandia nella Nato, Maria Giovanna Maglie tuona contro la Lega. Il messaggio a Salvini
“Finlandia e Svezia sono libere di decidere la loro sicurezza nazionale”. Lo ha scritto la giornalista Maria Giovanna Maglie su Twitter che così si smarca dalla posizione della Lega, partito che spesso ha appoggiato. Il tema è la scelta della Finlandia (che conserva memoria del tentativo di invasione del 1939 respinto solo grazie alla resistenza) e Svezia di entrare nella Nato dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Vorrei far presente agli amici della Lega che le decisioni della Finlandia e della Svezia non passano né attraverso l'Italia né attraverso il timore che la Russia si irriti. Sono legittime aspirazioni di sicurezza e difesa #diritti
— Mariagiovanna Maglie (@mgmaglie) May 14, 2022
I due Paesi del Nord Europa hanno abbandonato la storica neutralità perché temono che il presidente russo, Vladimir Putin, possa invaderli così come ha fatto in precedenza con la Georgia e oggi con il Paese guidato da Zelensky. L’adesione all’Alleanza atlantica ha indispettito il Cremlino che ha definito la mossa un “errore” e ha promesso ritorsioni.
Già ieri la compagnia elettrica russa che fornisce a Helsinki il 10% dell’energia ha sospeso l’invio di elettricità. Si ha notizia anche di esercitazioni militari della Russia lungo il confine con la Finlandia. In Italia, Matteo Salvini, leader della Lega, già contrario all’invio di altre armi all’Ucraina, oggi pomeriggio, a margine dell’evento “E’ l’Italia che vogliamo” a Roma, ha dichiarato: “Cambiare in confini della Nato avvicina o allontana la pace? Oggi l'obiettivo non è l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, ma costringere o convincere Russia e Ucraina a parlare di pace”.
A stretto giro, gli ha risposto la scrittrice e opinionista, Maria Giovanna Maglie, con un post sui social: “Vorrei far presente agli amici della Lega che le decisioni della Finlandia e della Svezia non passano né attraverso l'Italia né attraverso il timore che la Russia si irriti. Sono legittime aspirazioni di sicurezza e difesa diritti”.