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Non è L'Arena, "è una spia russa?". La risposta di Alessandro Orsini sorprende Massimo Giletti. Come stanno le cose

Giada Oricchio
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È vero che è una spia?” e il professor Alessandro Orsini replica: “Io assediato”. Nella puntata di Non è l’Arena, il programma di LA7, domenica 8 maggio, Massimo Giletti ha intervistato il sociologo dell’Università Luiss di Roma finito sotto accusa per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina e, al termine del faccia a faccia, gli ha chiesto: “Una persona importante mi ha detto che alla Luiss l’ha messa Massolo dei Servizi segreti, è vero?”.

Orsini, accusato di essere filo-Putin, la prende alla larga: “Massolo è uno degli uomini migliori della Repubblica italiana, ma se davvero mi ci avesse messo lui all’Osservatorio, non sarei stato bocciato mille volte nei concorsi come mi è successo perché sarei stato protetto. Invece ho fatto una gavetta pazzesca incluso il dottorato di ricerca senza borsa e ho fatto il cameriere per mantenermi agli studi. Se mi avessero messo i Servizi segreti avrei messo i manifesti perché sarebbe stato un onore come italiano”.

Giletti lo incalza e il professore puntualizza di essere arrivato alla Luiss nel 2001: “Sono stato l’ultima ruota del carro fino al 2009 quando grazie alla pubblicazione di alcuni miei importanti studi scientifici la Luiss mi diede una cattedra a contratto. Ero un super precario con contratto a 12 mesi che poteva non essere rinnovato. Nel 2016 sono diventato professore associato sempre per merito delle mie pubblicazioni nei board più prestigiosi d'America”.

Dunque, come spiega le indiscrezioni sulla sua persona? Orsini si sente accerchiato: “Intorno a me c’è un delirio collettivo, un giorno sono una spia russa, un altro una spia italiana. Ai miei detrattori dico di farmi la gentilezza di mettersi d’accordo, è semplicemente un impazzimento collettivo dove non si capisce più da che parte colpirmi”.

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