L'Università Luiss silura Alessandro Orsini: niente rinnovo di contratto, addio all'Osservatorio
La Luiss comunica che l’accordo di collaborazione con Eni per la realizzazione dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale, affidato dall’ateneo al professor Alessandro Orsini, è giunto a scadenza da circa due mesi e non sarà rinnovato. Nel comunicato dell’ateneo romano si legge ancora: “Per questa ragione, i canali di comunicazione dell’Osservatorio, incluso il sito internet ‘sicurezza internazionale’, da oggi non sono più attivi”. Orsini è intervenuto spesso negli ultimi due mesi come commentatore sui giornali e come ospite in talk show televisivi con analisi sul conflitto in corso in Ucraina dal 24 febbraio.
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Poche ore prima dell’annuncio era giunto un tweet, subito diventato virale, del giornalista e saggista Claudio Velardi, già capo dello staff di Massimo D’Alema durante il suo periodo a Palazzo Chigi, che ha annunciato il suo addio all’università romana, in evidente - anche se non esplicita - polemica con le posizioni di un altro docente della Luiss, proprio Orsini. Come detto è finito sotto accusa per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina e le sue critiche ad Unione Europea e Nato, e Velardi ha deciso di dissociarsi: “Da molti anni insegno in un Master Luiss, vergognandomene un po’ perché non mi sento mai all’altezza, ma piuttosto fiero di essere parte di un network di qualità. Ho deciso di non farlo dal prossimo anno. È il momento di compiere qualche piccolo gesto di ribellione civile”.
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Molti i commenti favorevoli alla scelta di Velardi mentre Franco Bassanini risponde: “Encomiabile, caro Claudio. Ma forse il problema è a monte. La libertà di pensiero va tutelata e difesa sempre, innanzitutto in una università. Ma non si può restare neutrali tra i principi delle Dichiarazioni dei Diritti dell’Uomo e la loro esplicita e conclamata negazione”. Più secco il collega Gianni Riotta che scrive: “Un errore amico mio”. Dopo la decisione dell'Università ci sarà una marcia indietro da parte di Velardi?
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