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Alina Kabaeva, la presunta amante di Putin salvata (ancora) dalle sanzioni per evitare l'escalation

Giada Oricchio
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Toccatemi tutto tranne la mia Alina. Dopo l’invasione dell’Ucraina, gli Usa hanno messo a punto un pacchetto di sanzioni (compresi asset e divieto di viaggio in Occidente) contro Kabaeva, la presunta amante (o seconda moglie) di Vladimir Putin, presidente della Federazione russa, ma una fonte ha rivelato al quotidiano La Stampa che gli Stati Uniti non hanno ancora dato semaforo verde alla loro applicazione perché “il National Security Council è consapevole che questa misura andrebbe a colpire personalmente Vladimir Putin, con il rischio di favorire una ulteriore escalation”.

Secondo il Wall Street Journal, “la cosa non è uscita affatto dal tavolo”. Al contrario, Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova, le prime due figlie dell’autocrate, la prima moglie, Lyudmila Putina e Polina Kovaleva, la figlia adottiva del potente ministro degli Esteri, Serghey Lavrov. Alina Kabaeva avrebbe avuto due figli da Putin che l’ha resa beneficiaria miliardaria del suo patrimonio. Il numero uno del Cremlino, infatti, è ritenuto uno degli uomini più ricchi al mondo grazie alla corruzione: circa 200 miliardi di dollari sparsi offshore per l’economista Anders Aslund.

Con l’invasione dell’Ucraina, l’ex olimpionica di ginnasta era scomparsa dalla vita pubblica e si riteneva fosse al sicuro nella fortezza di Cologny, vicino Ginevra, in Svizzera, ma due giorni fa è riapparsa al Festival a lei dedicato nella VTB Arena di Mosca. Più che il suo discorso ultranazionalista, a catturare l’attenzione è stato l’anello alla mano destra: una fede d’oro.

In molti ipotizzano che i due si siano sposati nonostante Putin abbia sempre negato la relazione “esortando” la stampa a non impicciarsi delle sue “faccende private”. Sta di fatto che dal 2014 Kabaeva è nel board del National Media Group, il principale gruppo di media del Cremlino e guadagna 11 milioni di dollari all’anno.

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