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Non è L'Arena, Guido Crosetto tuona contro la guerra e umilia l'Italia: "Manca un esperto di politica". E Putin non si ferma

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Il vero obiettivo di Vladimir Putin è il controllo del ricco Donbass e l’Italia avrebbe bisogno di un nuovo “Craxi a Sigonella”. E’ questa l’opinione di Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia e oggi imprenditore. Ospite di "Non è l’Arena", il programma della domenica sera di LA7, Crosetto è partito dalla considerazione che l’Occidente aveva già chiuso un occhio sulla Crimea nella convinzione che Putin si sarebbe fermato, un comportamento che non ha pagato perché la vera motivazione di quest’invasione è un altro: “Il Donbass è pieno di russi perché è la zona industriale più forte dell’Ucraina, aveva la stessa attrazione di Torino per i meridionali. Lì c’è lavoro ed è ricca di industrie, c’è il ferro, il nichel, il gas. In tutta quella fascia a ridosso del mare ci sono risorse di gas naturale pari a quelle della Russia continentale”.

L’ex deputato ha ricordato che i soldati russi e ucraini distruggono città e infrastrutture ma fanno salvo il gasdotto per il quale il governo di Zelensky prende il 4% come diritto di passaggio e le transazioni finanziarie continuano regolarmente.

Per Crosetto c’è un altro aspetto grave: “All’UE, all’Italia, agli Stati Uniti manca totalmente l’altra parte cioè mentre aiuti gli ucraini, devi cercare di portare Putin al tavolo delle trattative con ogni modo. E’ questo il passaggio che manca”.

 

Poi l’affondo al convitato di pietra Mario Draghi: “Abbiamo scelto Maradona pensando che fosse un grande esperto di banche, ma quello che manca adesso è un grande esperto di politica, una figura internazionale credibile. Non abbiamo bisogno di finanzieri, ma di persone che abbiano la capacità di comprensione di cosa succede nel mondo. E questo non si crea ad Harvard o studiando,  è un’arte”. E la giornalista Sandra Amrurri dà il colpo di grazia: “Ci manca il Craxi di Sigonella, lo possiamo dire?”.

 

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