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Otto e mezzo, Beppe Severgnini e la previsione più disastrosa, Gruber sconcertata: "Se non ci difendiamo democrazia a rischio"

Giada Oricchio
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Il gas dovrà essere pagato in rubli. Verità o bluff del presidente della Federazione russa Vladimir Putin? Se ne parla a "Otto e Mezzo", il talk politico del preserale di LA7, giovedì 31 marzo. La giornalista Anne Applebaum, grande esperta di Russia e vincitrice del Premio Pulitzer, ritiene che non sia un ballon d’essai per spaventare l’Occidente che si è schierato compatto con l’Ucraina dopo che il Cremlino ha deciso di invaderla: “Le sanzioni infastidiscono molto Putin, ha bisogno dei soldi per portare avanti la guerra. E’ rimasto molto sorpreso dall’unità dell’Europa, credeva a cose che si basavano sulla sua stessa propaganda”.  

Beppe Severgnini ha dato ragione alla saggista che conosce da anni: “E’ in gioco il futuro delle democrazie che noi diamo per scontate ma non lo sono: o ci difendiamo da solo o nessuno ci difenderà. Bisogna spiegarlo senza fare crociate o allarmismi. Davvero pensiamo che se Putin fosse riuscito a prendere l’Ucraina in due giorni poi si sarebbe fermato? Noi stiamo pagando errori e leggerezze del passato”.

Il mea culpa è evidente e lo scrittore lo sottolinea in maniera ancora più netta: “Devo dar atto ad Anne che da molto tempo ci stava avvertendo su Putin, ci aveva detto che faceva sul serio, che invadeva l’Ucraina e dovevamo stare attenti. Molti di noi, me compreso, rispondevamo che stava esagerando. Adesso devo riconoscere: aveva ragione”. E suona la sveglia: “Lasciar perdere, far finta di niente è una grandissima tentazione,  ma è anche un grandissimo rischio”.

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