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L'Aria Che Tira, Franco Cardini e le ragioni della Russia contro l'Ucraina: il paragone fa esplodere Parenzo. Myrta Merlino allibita

Giada Oricchio
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Franco Cardini analizza l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e manda su tutte le furie David Parenzo: “Ma siamo su Scherzi a parte?!”. La controreplica: “Lei dice falsità, non rida!”.

Nel corso della diretta del talk politico “L’Aria che tira”, lunedì 14 marzo, Myrta Merlino, gli inviati in Ucraina e i suoi ospiti cercano di raccontare la guerra e ragionano sui negoziati per un immediato cessate il fuoco. In collegamento, lo storico Cardini prima rispedisce al mittente le accuse di essere filoputiniano (aveva detto: “la Nato da anni provoca la Russia con i missili”, nda): “E’ una sciocchezza che dicono i social e scrivono i siti, non mi offendo e non escludo che in Italia ci siano dei veri filo-putiniani”, poi sottolinea: “Non sono affatto antiucraino, si tratta di ristabilire la verità che i media tendono a coartare. Cerco solo di spiegare alcune ragioni dei russi, quando c’è una guerra le ragioni sono sempre da una parte e dall’altra. Se affermo che Hitler amava i fiori, gli animali e i bambini non faccio una considerazione filonazista, descrivo le sue caratteristiche”.

Parole che hanno fatto sussultare il giornalista David Parenzo secondo il quale Hitler “avrà pure detto buongiorno a qualcuno, ma resta sempre Hitler”. Il professore emerito dell'Istituto Italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa ha continuato nei paragoni citando Bush “gentile con i tori del suo ranch mentre bombardava a tappeto le città dell’Afghanistan e Iraq”. E Parenzo si è ribellato di nuovo: “Bah, ma professore che paragoni sono?! Sarò limitato io ma non li capisco”.

Nemmeno Merlino è riuscita a seguire il ragionamento di Cardini e ha provato a riportare la discussione nell’alveo della cronaca: l’Ucraina rasa al suolo dalle truppe russe. Ma lo studioso se n’è uscito con una considerazione stupefacente: “E’ un rullo compressore che in questo momento sta facendo il possibile per ridurre al minimo le perdite dei civili e mandare via gli ucraini così da conquistare prima le città. I corridoi umanitari non funzionano da nessuna parte e questo non è colpa dei russi”.

Il conduttore di “In Onda” ha sospirato sconcertato facendo notare che Putin è l’aggressore: “Ma sono gli aggressori. L’obiettivo di Putin è chiaro: fare dell’Ucraina uno stato vassallo come la Bielorussia di Lukashenko. Rispetto il professore ma se i fatti cozzano con le opinioni anche un intellettuale come Cardini dovrebbe ragionare sui fatti e non sulle opinioni e questa è la gravità del suo atteggiamento”. Il delirio dialettico tra ipotesi di armi chimiche, reminiscenze storiche e repliche puntute è andato avanti per quasi un’ora. “Intellettuale sarà lei, io sono insegnante. Lei dice una falsità quando sostiene che in Ucraina c’è un sistema democratico. L’UE ci ha proibito di vedere la televisione russa. E non faccia quella faccia, non c’è nulla da ridere” ha affermato perentorio Cardini. Sempre più incredula Merlino, mentre Parenzo è andato all’attacco: “Io da lei mi aspetto qualcosa di più! Ma cosa le è successo? Non ci faccia lezioni! Churchill diceva che i sistemi democratici sono imperfetti, non occorre lei! Dice delle cose incredibili”. Urla e divergenze insanabili (anche con lo scrittore Alan Friedman) fino ai fuochi d’artificio finali.

Cardini ha osservato: “Sapete come si ferma Putin? Teme solo le sanzioni, quindi perché non offrire lui un alleggerimento?” e Parenzo stremato, mani nei capelli, mani in faccia, senza né detti né fatti, ha risposto: “Siamo a Scherzi a parte? Dai su, siamo al Muppet show”. E mentre Merlino salutava i telespettatori e l’immagine sfumava si è sentito forte e chiaro dal professore: “Non mi invitate più”.

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