In Onda, l'oligarca russo piange miseria e fa causa alla Ue. Concita De Gregorio lo stronca: "Nessuna empatia"
“Mettete a verbale: nessuna empatia”. Concita De Gregorio liquida con poche sentite parole le lamentele dell’oligarca russo Petr Aven.
Durante la puntata di “In Onda”, sabato 12 marzo, De Gregorio e David Parenzo hanno mandato in onda l’intervista dello stesso co-conduttore al magnate Aven considerato il 529esimo uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di 5,3 miliardi di sterline.
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Seduto nella sua lussuosa casa nel quartiere Chelsea, il più esclusivo di Londra, l’oligarca russo ha avuto un paio di uscite infelici: prima ha detto che con le sanzioni si è sentito uno studente spiantato costretto a mandare la moglie a fare il giro dei bancomat per racimolare un po’ di cash, poi ha dichiarato che farà causa all’UE per le sanzioni economiche che hanno colpito i magnati considerati vicino al presidente Vladimir Putin dopo l’aggressione e l’invasione dell’Ucraina.
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Parenzo gli ha chiesto se la mega villa in Costa Smeralda in Sardegna è stata requisita e Aven: “Mi appartiene solo per una quota, il resto è dei miei figli, credo che a breve sarà sequestrata la mia quota. Insieme al mio partner Mikahil Fridman (che si è espresso pubblicamente contro la guerra, nda) faremo causa all’Unione Europea perché crediamo che sia una vera e propria violazione. Alcuni alti funzionari europei, scrivendo menzogne su di me e sul mio collega, hanno fatto in modo che si prendessero queste decisioni”.
Al rientro in studio, Concita De Gregorio lo ha fulminato a distanza: “Molto bella la notizia della causa all’Unione Europea, metto a verbale che faccio fatica a empatizzare con lui e faccio anche fatica a credere che si sia sentito uno studente senza soldi, faccio proprio fatica…”.
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