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L'Aria Che Tira tra guerra in Ucraina e sponsor. Il caso pubblicità irrita Massimo Giletti, la reazione di Myrta Merlino

Giada Oricchio
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La pubblicità “divide” Massimo Giletti e Myrta Merlino, mentre scoppia un battibecco con Giorgio Cremaschi, esponente di Potere al popolo. Nel corso della diretta de “L’Aria che Tira”, mercoledì 9 marzo, tutta incentrata sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la conduttrice dà spazio agli inviati sul campo e alle posizioni dei diversi esperti.

Massimo Giletti ha osservato: “In guerra la prima vittima è la verità, mentre bisogna mantenere intatta la capacità di ragionare. I russi occupano le centrali nucleari perché sono un obiettivo strategico, pensare che vogliano scatenare la guerra nelle centrali è propaganda e aumenta le tensioni. Qualche errore la NATO l’ha commesso. Non bisogna stoppare il cervello nei momenti di crisi. Ma se dici certe cose o esprimi un pensiero che va al di là della dottrina occidentale, ti accusano di essere filoputiniano”, in collegamento lo scrittore Antonio Caprarica si è sintonizzato sulla stessa linea: “L’Occidente deve fare un esame di coscienza, ha chiuso gli occhi su ciò che faceva il regime di Putin, una cleptocrazia tirannica, una potenza imperiale revisionista. La mia opinione è che Putin non si fermerà”.

Myrta Merlino ha però dovuto interrompere il flusso di analisi per la pubblicità suscitando la meraviglia di Giletti: “Eh lo so, ne ho tanta! Giletti basito. Ma sono zeppa di pubblicità” e il conduttore ha abbozzato: “Vuol dire che i programmi vanno bene”, mentre in sottofondo Cremaschi lanciava una shade: “La guerra tira…”.

Ma non è finita perché al rientro in studio, l’ex sindacalista ha dato voce alla sua paura più grande la terza guerra mondiale e ha urlato a pieni polmoni: “Ci siamo vicinissimi siamo tremendamente prossimi, sembra che nessuno se ne sia accorto, ho il terrore del nucleare, davvero volete la guerra? Bisogna fermare la guerra con un compromesso di pace”, “Non possiamo nemmeno accettare tutto però, se ci pieghiamo, Putin lo farà di nuovo, gli ucraini ci stanno insegnando che si lotta per la libertà, un bene primario e forse avevamo bisogno che qualcuno ce lo ricordasse” lo ha rintuzzato Giletti visibilmente alterato.

La discussione si è infiammata ma ancora una volta hanno avuto la meglio gli sponsor. “Caro Giletti adesso strabuzzerai gli occhi però devo andare di nuovo in pubblicità” ha detto Merlino solleticando l’invidia del collega conduttore di “Non è l’Arena” la domenica sera.

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