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Otto e mezzo, Massimo Cacciari chiede una svolta: siamo ad un centimetro dall'abisso, serve un accordo con Putin

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“Con questa guerra si ragiona soltanto in termini di bianco e nero e forze del male contro forze del bene”. Nella puntata del 4 marzo di Otto e mezzo, talk show in onda su La7, Lilli Gruber ospita in collegamento il filosofo Massimo Cacciari, a cui chiede conto di una frase da lui pronunciata: “Professore abbiamo perso lucidità? Questo che lei sottolinea non è quello che accade sempre in ogni conflitto? Ci sono sempre due campi contrapposti…”. La replica dell’ex sindaco di Venezia è pronta: “Sì certo, la contrapposizione è netta, ma occorre capire che è urgente trovare un accordo e fermare questa guerra e fermare questa invasione. Bastano le sanzioni? Basta l’atteggiamento che fino ad ora ha assunto l’Europa? Non pare. Bisogna porsi nell’ottica di fermare l’invasione. Non c’è dubbio sul da che parte stare, non è questo il problema. Il problema è ragionare per combattere efficacemente l’invasore, quindi comprendere che cosa vuole, quali sono i suoi obiettivi, e se c'è un margine di trattativa, andare fino in fondo su questo margine per evitare carneficine e pericoli immensi. Se arriviamo ad un confronto diretto Russia-Nato non so dove andiamo a finire. Siccome siamo già ad un centimetro dall'abisso, vediamo se ci sono dei margini su cui si può trattare. L’Europa - l’invito di Cacciari - si faccia avanti, dica la sua compattamente nei confronti di Vladimir Putin e sappia da che parte stare bene e fermare intelligentemente chi è dalla parte del torto”.

 

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