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Otto e mezzo, Massimo Giannini si infuria sull'ipotesi Belloni presidente della Repubblica

Giada Oricchio
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Massimo Giannini, ospite di “Otto e Mezzo”, venerdì 28 gennaio, perde la pazienza: “Atti di cialtronaggine”. Durante il talk politico di Lilli Gruber, incentrato sull’elezione del presidente della Repubblica e sulla clamorosa svolta annunciata da Matteo Salvini in serata dopo un incontro con Enrico Letta (“lavoriamo a un presidente donna in gamba”), il direttore del quotidiano “La Stampa” ha espresso perplessità e cautela sul buon esito della candidatura di Elisabetta Belloni al Colle, fino a quando non è arrivata una notizia direttamente dal Nazareno.

Giannini ha letto il messaggio della direzione del Pd: “Sono in corso discussioni, dopo il muro contro muro, che contemplano anche figure femminili ma ci vuole serietà. Invitiamo tutti a prendere atto della spinta che da due giorni viene in modo trasversale dall’interno del Parlamento a favore della riconferma del presidente Mattarella”.

Una dichiarazione che preannuncia lo stop alla neo direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza presso la Presidenza del Consiglio con compiti di coordinamento e vigilanza sulle attività dei servizi segreti italiani. Un messaggio che ha mandato il direttore su tutte le furie: “Io non so come va a finire, ma per il rispetto che ho verso le istituzioni e nei confronti delle donne, se la pista delle donne, buttate dentro il tritacarne, come è stato per la Casellati, non porta da nessuna parte, è un atto di una irresponsabilità e di una cialtronaggine senza precedenti. Senza precedenti!”. Gruber si è detta d’accordo, mentre il giornalista Alessandro Giuli ha aggiunto: “Un atto impressionante di cinismo politico”.

 

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