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Niente gonne per le poliziotte giapponesi

Conte Max
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Dimenticatevi Edwige Fenech, poliziotta brava, bella e sexy, con la gonna. Tranquilli, per adesso non in Italia ma se capitate in Giappone sì. A Tokyo infatti, l’Agenzia nazionale di polizia, ha deciso lo stop alle gonne per le poliziotte. E non si tratta, badate bene, di una scelta contro la libertà delle donne di vestirsi come meglio ritengono quando sono in servizio in polizia bensì di una valutazione scaturita (questo dicono i giapponesi) dal fatto che le poliziotte nipponiche, sempre più di frequente, si ritrovano in prima linea durante il loro lavoro e le gonne potrebbero rappresentare una vera e propria limitazione alle loro possibilità di movimento. In base a queste valutazioni, nel merito dei compiti che il lavoro in polizia prevede, l'Agenzia nazionale ha fatto sapere che già da questo mese fornirà soltanto l'opzione dei pantaloni a tutto il personale. Abituati ai dettagli e alla precisione, come la cultura nipponica vuole, da Tokyo hanno fatto pure sapere che secondo alcune recenti statistiche sempre meno agenti donne decidevano di indossare le gonne a lavoro, per motivi di praticità e pure che numerosi dipartimenti avevano già optato per non farle più indossare durante il servizio. Certo, non è sempre stato così visto che le gonne erano state fornite già dagli anni Quaranta alle donne in polizia per poi diventare, nella seconda metà degli anni Settanta, una parte del vestiario dell’uniforme. Per tutti questi motivi le femministe non devono arrabbiarsi troppo per la scelta che arriva dal Giappone, anche perché nel rivedere l’abbigliamento della polizia in servizio le nuove direttive non si sono occupate soltanto delle donne ma pure dell’abbigliamento dei maschi, introducendo polo traspiranti per gli agenti, sia uomini che donne, come parte dell'uniforme prevista per l’estate. E sfogliando oltre le motivazioni di questa rivoluzione nel look della polizia giapponese si scopre - ad esempio - che a queste novità son arrivati dopo che nell’estate dell’anno scorso, un dipartimento territoriale del Paese nipponico ha permesso per la prima volta ai poliziotti di indossare degli occhiali da sole durante il servizio. La ragione di questa ulteriore novità accettata dal Paese del Sol Levante (una terra ancorata in maniera profonda alle proprie tradizioni più antiche)? Piuttosto semplice e, a voler sfruculiare, pure assai occidentale: dare una mano, con gli occhiali da sole, a ridurre la stanchezza e a migliorare l'efficienza degli agenti sul territorio durante i mesi più caldi. Il che, lasciando perdere stavolta le femministe (che non c’entrano), spinge a una domanda: ma davvero basta non indossare una gonna o metter degli occhiali da sole per essere più efficienti in polizia durante il servizio? Ai giapponesi l’ardua sentenza. E sempre w Edwige Fenech poliziotta. Con la gonna.
 

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