
Elon Musk, i tassisti tedeschi e l'ideologia crucca

Non se ne può davvero più di questo eterno rigorismo tedesco. Finché gli pareva a loro la regola era (e doveva valere per tutti i Paesi membri dell’Unione europea): attenti al debito. Poi, dopo che l’estrema destra di AfD in Germania ha preso un bel po’ di voti, si son messi assieme la Cdu (i popolari, detto all’italiana), la Spd (i socialdemocratici, sempre detto all’italiana) e i Verdi e hanno deciso di cambiare in Germania le regole sul debito. Per spendere un sacco di soldi. E Bruxelles? Zitta e muta. Fatto questo preambolo ciò che oggi ci preme evidenziare è però un’altra cosa, forse ancora più indicativa di quanto possa esserlo il rigorismo dei crucchi, a volte così ideologico da sfociare nel tragico. È di questi giorni in Germania l'allarme lanciato dai tassisti che hanno comprato una Tesla e la guidano al lavoro. Allarme che consiste in questo: ci sarebbero in Germania sempre più clienti che non accettano di salire su una Tesla perché di proprietà di Elon Musk, un uomo e un imprenditore che ha scelto (liberamente) di appoggiare Donald Trump nella sua avventura elettorale e pure dopo la vittoria, con il tycoon tornato alla Casa Bianca e Musk al Doge, con il compito di tagliare i costi esagerati del settore pubblico americano. Ma torniamo ai tassisti tedeschi ed all’allarme che hanno lanciato. Le agenzie che nei giorni scorsi riportavano questa notizia lo facevano così: «Non è ancora diventata un’emergenza ma i tassisti tedeschi che guidano una Tesla stanno riscontrando sempre più difficoltà nel loro lavoro a causa dei molti clienti che, negli ultimi mesi, stanno scegliendo di non salire sull'auto elettrica prodotta da Elon Musk. In molti contestano il sostegno di Musk all'ultradestra tedesca dell'AfD e la sua collaborazione con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump». Il racconto dell’ideologia anti-Trump e anti-Musk che sta contagiando la Germania lo si comprende ancora meglio se a riportarlo sono i tassisti teutonici: «Ho comprato la mia Tesla Model Y due anni e mezzo fa - ha spiegato un tassista - perché volevo un'auto pulita che consumasse poco carburante e si ricaricasse rapidamente. All'inizio, andava tutto alla grande. Ma da quando Musk ha iniziato a collaborare con Trump, la situazione è cambiata». E ancora: «La reazione di un cliente è stata: "Oh, è una Tesla, non riesco a conciliarlo con la mia coscienza". Ho replicato: "Saliresti su un'auto elettrica cinese? E pensa allo scandalo delle emissioni Volkswagen"». Trattasi, in questa particolare vicenda, di un tassista liberale e libertario ma a preoccupare non sono i tassisti tedeschi bensì le reazioni dei vari passeggeri. Perché se in Germania tornano all’ideologia saranno problemi. Rileggersi la storia del secolo scorso, anziché continuare a romper le palle a Trump e Musk.
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