
Cerno: i giudici e la democrazia daltonica

Quasi daltonici di fronte alla democrazia le toghe sono rosse anche quando non lo sono. L’elezione del presidente dell’Anm Cesare Parodi ne è la prova. Lui sarà nuovo e indipendente, nella teoria, ma la linea la dettano quelli di prima ed è vietato cambiarla, nella pratica. Riassumiamo i fatti delle ultime ore: il magistrato Parodi prende il posto della toga rossa Santalucia. Insediato, chiede un incontro alla premier Giorgia Meloni sulla riforma della giustizia. Quello che in qualunque Paese democratico avrebbe fatto qualunque eletto. La premier risponde in poche ore e apre al dialogo. Ed è qui che succede il patatrac. La sinistra della magistratura esplode in una polemica con se stessa, con il nuovo presidente, con la Costituzione che consente al Parlamento di riformare la giustizia che a loro piaccia o no, con gli italiani che hanno votato. In un Paese normale l’incontro ci sarebbe stato e senza tanto stupore. Ma nell’Italia delle toghe rosse è vietato dialogare. E così il primo atto del presidente dell’Anm è una lettera di scuse al suo sindacato. Mi presento, scrive Parodi, e prometto che continuerà tutto come prima. Grazie tante.

Il diktat delle toghe rosse: annamo a scioperà. Anm avanti con la mobilitazione
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