Landini e gli scontri, Cerno: a chi va intitolata la piazza
Io che non credo alle coincidenze registro il pericolo di una piazza politica camuffata da qualcos’altro. Una piazza violenta e coperta dal silenzio dei partiti di opposizione, Elly Schlein e Giuseppe Conte in testa. La leader del Pd non solo non condanna le violenze contro la polizia e i carabinieri, perpetrate in nome di un inesistente popolo pro Ramy che ha preso il posto del popolo pro Pal, ma addirittura accusa il governo di strumentalizzare la violenza che vediamo ormai ogni giorno. Una violenza seguita in modo inquietante allo scellerato appello del segretario della Cgil Maurizio Landini, in cerca di un ruolo politico, di rivolta sociale. È a lui che andrebbe intitolata la piazza che ormai vediamo quotidianamente.
Schlein accerchiata tra grillini e nuovo Centro. Le rimane solo Renzi
All’insopportabile ipocrisia di partiti e movimenti sindacali che si appropriano della Costituzione e invece hanno come unico obiettivo destabilizzare l’Italia per colpire il governo di Giorgia Meloni. Non solo con azioni che mettono in pericolo l’incolumità degli agenti e di tutti gli italiani, ma con la spocchia di chi finge che tutto questo non abbia legami col disegno politico in atto a sinistra: spaventare gli italiani per avvisarli. L’effetto sarà opposto. La maggioranza del Paese quella piazza sa a chi intitolarla. Così come sa bene che non si è visto un sit in silenzioso con la foto del giovane Ramy, ma un uso violento e politico della morte di un ragazzo che ci ha lasciato un papà più intelligente di chi oggi finge di volere giustizia per lui.