il commento
Charlie Hebdo, Dall’Oglio e noi: c’è una brutale minoranza islamica pronta a uccidere
Paolo Dall’Oglio entra nella Compagnia di Gesù a ventun anni, a ventotto va in Siria e a trenta si mette al lavoro per ricostruire le mura di un antico monastero. Nel 2011 si impegna pubblicamente per la convivenza tra religioni: il regime di Assad (ovviamente) lo espelle dal Paese. Rientra all’inizio del 2013 nella zona controllata dai ribelli islamici e viene rapito nella città di Raqqa il 29 luglio. Da allora è scomparso, morto secondo molti, detenuto dallo Stato Islamico secondo altri. Lo vogliamo ricordare perché oggi al Senato si presenta un film su di lui, ma anche perché la sua è testimonianza vivente del fatto che nel magma islamico alberga (e spesso prospera) il seme della violenza e dell’intolleranza.
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Adesso ci spostiamo in Francia: «La minaccia terroristica non è mai stata così presente»: lo dice il ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, in un’intervista al quotidiano Le Parisien in occasione dei dieci anni dall'attentato contro il giornale satirico Charlie Hebdo. Secondo Retailleau, «nove attentati di matrice islamica, di cui tre contro i Giochi Olimpici, sono stati sventati» lo scorso anno. E «la Francia potrebbe venire colpita domani». Attenzione perché non si tratta di un «impresentabile» Ministro della destra estrema, Retailleau è un laureato a Sciences Po, già collaboratore di Nicolas Sarkozy. «La natura della minaccia è cambiata», aggiunge Retailleau, «ora è principalmente endogena: giovani individui radicalizzati attraverso i social media. Ripeto: solo l'anno scorso i nostri servizi hanno sventato nove attacchi, il numero più alto dal 2017». Stiamo parlando del responsabile della sicurezza nazionale nel governo voluto da Emmanuel Macron e guidato da Michel Barnier, stiamo parlando dell’area moderata di destra che si oppone strenuamente al Rassemblement National di Marine Le Pen.
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Adesso spostiamoci a casa nostra, con gli odiosi episodi (compresi i video di giovani maschi figli di immigrati che insultano l’Italia, quell’Italia che gli sta dando tutto da quando sono nati) di Piazza Duomo a Milano, scientificamente colonizzata la notte di Capodanno con volontà esplicita di marcare il territorio. New Orleans, Magdeburgo, Villa Verucchio: c’è una piccola ma brutale minoranza di islamici tra noi che colpisce per uccidere e continuerà a farlo. Non c’è analisi sociologica che tenga, si mettano il cuore in pace i «mondialisti» arcobaleno dal «Free Palestine» facile. Questi sono delinquenti e come tali vanno trattati.