l’editoriale di Cerno

Cerno: quella ricetta con tanto Salis ma poco onore

Tommaso Cerno

Nel Paese dove Sua Santità visita i detenuti di Rebibbia e si appella allo Stato perché le loro condizioni siano le migliori possibili, dobbiamo sciropparci l’onorevole Ilaria Salis che approfitta del dibattito secolare su buoni e cattivi per farsi una passerella di Natale da voltastomaco. Perché se nemmeno Francesco ha parlato di indulto come soluzione per il sovraffollamento strutturale dei nostri penitenziari, ci mancava Donna Ilaria da Budapest a spiegarci la ricetta per risolvere i problemi dei criminali finiti dietro le sbarre. Cosa che magari ci fa pena, ma è giusta così.

 

 

La tecnica utilizzata da lei, dal suo partito Avs e dai suoi leader Fratoianni & Bonelli è quella dell’immunità parlamentare. Ne deriva che ogni cittadino accusato dovrebbe trasformare il suo processo in una campagna elettorale, protestando per le medesime cose di cui si lagnava in queste ore l’onorevole, cosicché al posto della cella a ognuno spetti una poltrona da venti e passa mila euro al mese. Da tale poltrona si inneggia poi al crimine, istigando chiunque voglia, o se ne senta in diritto, a occupare con la forza casa d’altri. Grazie compagna Salis, ma se questa è la soluzione meglio il carcere.