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Open Arms, ecco perché giustizia non è ancora fatta

Tommaso Cerno
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Non diciamo che è stata fatta giustizia perché un processo del genere non avrebbe dovuto nemmeno cominciare. Una nave che trasporta immigrati illegali e pretende di approdare in Italia, negando ai suoi passeggeri lo sbarco non perché il ministro dell’Interno Matteo Salvini fosse cattivo e tanto meno violasse le leggi (come dimostra la sentenza di ieri) ma perché quelli che andavano processati per sequestro di persona erano il comandante e l’equipaggio della Ong spagnola in questione, l’ormai famigerata Open Arms, che di fatto - come ha dimostrato Giulia Bongiorno durante il processo surreale che si è svolto a Palermo - hanno sequestrato i migranti pur di contrastare il governo italiano.

 

 

 

Non era infatti loro intenzione farli sbarcare prima possibile, cosa che avrebbero potuto fare già a Malta molto prima di approdare in Sicilia. La loro missione era contrastare l’Italia e pur di farlo hanno tenuto a bordo per giorni dei poveri disperati. Al di là della gogna mediatica contro Salvini durata oltre tre anni, dunque, giustizia sarà fatta quando sarà il capitano Cams a rispondere di sequestro di persona, perché solo uno scemo non ha capito ormai qual era il gioco della Ong. Gioco che neanche all’Europa piace più.

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