Roma, nel caos della città alla ricerca del "Nulla"
Ho sentito storpiare Atreju in «Atroia» e dire a Elly Schlein, che come un Magi qualunque ha fatto la terza passerella dell’opposizione in Albania quando a nessuno fregava nulla, che proprio la festa di Fratelli d’Italia sarebbe «un nulla». E invece ieri, passeggiando per il Circo Massimo, ho incontrato leader dell’opposizione come Giuseppe Conte, sul palco con una platea enorme e un grande piglio dialettico a discutere con chi non la pensa come lui, poco prima ho incrociato il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, che ha sostenuto le sue ragioni contro quelle del ministro della Giustizia Carlo Nordio, ho chiacchierato con militanti della destra e anche molti delusi della sinistra.
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Non mi sembra affatto il nulla, che invece mi restituiscono le intemerate nel vuoto della segretaria del Pd, gli scioperi che hanno immobilizzato una città impreparata al Giubileo che sta per cominciare, fermando bus e metro nel nome del genocidio di Gaza, del decreto Cutro e di altri diversivi politici che servono solo a prendere in giro i lavoratori. Il nulla nel centro nascente con più leader che voti dove, dopo tanto inveire, scopriamo che la novità sarebbero Prodi e la Margherita.