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Cerno: si può dire che io sto con Musk?

Tommaso Cerno
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Rispetto i Pateravegloria della democrazia formale. Fortunatamente per gli italiani non sono né sarò mai il Capo dello Stato e quindi non avrò obblighi di moderazione e di alto ufficio. Ma al netto di tutti i distinguo a cui 80 anni di repubblica ci hanno abituati, non ho cambiato idea sul fatto che sono d’accordo con Elon Musk e con il suo tweet. Mi interessa poco quanti soldi abbia e che incarico ricoprirà alla Casa Bianca con Donald Trump, mi interessa il nocciolo della questione: l’Italia non ha bisogno di interferenze e quindi merita un grande chiarimento da parte dei giudici che mettono al primo posto il Corano ideologico e al secondo la terzietà di giudizio.

 

 

È un fondamentalismo anche questo e, in tutta sincerità, è più grave della sgrammaticatura istituzionale che Mister X può avere generato. Se la risposta dell’Italia sarà solo quella di guardare il dito e non la luna, possiamo dirci con tranquillità che la ragione di questa levata di scudi della sinistra, del Csm e perfino delle prese di distanze acrobatiche e legittime, e forse dovute, di una parte del centrodestra non derivano dall’«insolenza» di Musk ma piuttosto dal fatto che abbia colto nel segno. Quello che fa incazzare è l’effetto «il re è nudo». Per cui posso dire che sto con Musk?

 

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