l’editoriale di Cerno

Cerno: quei luridi del politically correct

Tommaso Cerno

Ci hanno fracassato le sfere con il politicamente corretto. Sono quelli che se dici immigrato a un immigrato vanno in piazza. Sono quelli che non si può più dire neanche mamma e papà perché ci sono genitore uno e genitore due. E sono quelli degli asterischi al posto delle vocali e dei cessi gender. Dalla mattina alla sera, da quando sorge il sole, pardon la sfera infuocata, fino a quando andiamo a letto, pardon ci corichiamo. Però scopriamo finalmente che gli insulti gli piacciono, li covano dentro lo stomaco, ovviamente solo quando sono rivolti agli avversari politici.

 

 

Scopriamo che Vannacci può essere definito un coglione con tanto di sentenza e che il ministro Valditara può essere chiamato «lurido» da un professore che invoca per lui la stessa fine della Morte nera di Star Wars. Il professor Christian Raimo si lamenta per il provvedimento del Ministero per cui lavora, mentre un rivoluzionario incazzato che sproloquia contro qualcuno, poi non deve piagnucolare perché la maestra gli mette la nota. Ah, dimenticavo: loro sono i rivoluzionari politically correct, che poi frignano dalla mammina.