l’editoriale di Cerno

Cerno: ora Conte si attacca al... Trump

Tommaso Cerno

Elly Schlein, come una Obamez in sedicesimi, si dovrà attaccare al tram, come si dice. La botta che ha affondato Kamala Harris oltre ogni previsione è una diagnosi nefasta per il mondo progressista che sconfina oltre l’America. Ma nei gangli del centrosinistra, o di qualcosa che gli somigli, c’è un signore che sta invece per attaccarsi al Trump. Si chiama Giuseppe Conte, è un ex Presidente del Consiglio italiano che fu capace di governare prima con la Lega e poi con il Pd, dote andreottiana che il Palazzo fatica a riconoscergli.

 

 

Per chi nutre dei dubbi, la grande prova sono proprio le elezioni americane che hanno incoronato oltre ogni previsione Donald Trump Presidente degli Stati Uniti per la seconda volta. Perché questo è il bivio che Conte ben conosce e che lo porterà di nuovo su una strada autonoma rispetto al Pd. La scusa saranno le due guerre, quella dell’Ucraina e quella di Gaza, ma l’effetto sarà l’emancipazione, almeno temporanea, da quei democratici cui Conte attribuirà le ragioni della sconfitta negli Usa. Come si dice, non tutti i mali vengono per nuocere. Tranne per Elly Schlein.