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Chirico: il giochino di Boccia sul “dico non dico” non funziona più

Annalisa Chirico
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Se Maria Rosaria Boccia sognava di partecipare un giorno al Grande Fratello, si è giocata questa possibilità. In generale, dopo il forfait scomposto a Bianca Berlinguer su Rete4, il Biscione ha chiuso le porte alla non-consulente di Pompei. Non che le manchino i difensori d’ufficio: le voci di giornaliste e intellettuali, ai tempi di Berlusconi durissime con le cosiddette «Olgettine», adesso si mostrano indulgenti e comprensive con la signora che, a detta di Gennaro Sangiuliano, avrebbe avuto una «relazione affettiva» con l’ex ministro dal quale pretendeva anche la formalizzazione di un incarico. Essendo io tra i giornalisti che attendevano Boccia in studio, ammetto che è stato piuttosto deludente apprendere della fuga dal Palatino, a pochi minuti dalla diretta. In effetti, da Berlinguer, le domande non si concordano, si va a schema libero, come una diretta impone.

 

 

Ora, al di là del tentativo di tirare in ballo le persone più vicine alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, della vicenda Boccia colpisce come una signora di cui tutti ignoravamo l’esistenza sia riuscita, non senza ragione, a indurre un ministro alle dimissioni. Il passo indietro di Gennaro Sangiuliano era dovuto. Ma la spavalderia comunicativa di Boccia, sempre esibita nella sfilza di post all’indirizzo financo della premier in persona, è poi svanita nel momento del confronto senza paracaduti né suggeritori. Boccia sembra adesso quasi sulla difensiva, rettifica la Berlinguer, dirama le sue precisazioni, racconta persino di essere stata «trattenuta» in camerino contro la sua volontà... è tutto bellissimo. Forse, più banalmente, la signora si è accorta che il giochino del «dico-non dico», voi non sapete quello che io so, a un certo punto non funziona più. Se potessimo darle un consiglio, le diremmo: Boccia, recupera il senso della misura. Se uno tira in ballo la «virtù del popolo» e la difesa della Repubblica prima di un talk show sulle presunte corna di un ex ministro, rischia di apparire un filo distaccato dalla realtà. Meglio restare con i piedi per terra se non si vuole sprofondare nel ridicolo.

 

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