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Elly Schlein, Annalisa Chirico: "Se non sai che dire stai in silenzio"

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Annalisa Chirico
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Il buon gusto conta, anche in politica. Dovrebbe saperlo Elly Schlein che mesi addietro, dopo qualche inciampo negli abbinamenti cromatici, decise di affidarsi ad un armocromista. Tuttavia nella vita il gusto, quello buono, non si esibisce soltanto nel vestiario. In meno di ventiquattr’ore il segretario del Pd (o «la» segretaria, peri puristi del femminilmente corretto) ha inanellato una serie di sfondoni al punto di far balenare l’ipotesi che forse un auricolare, con suggeritore annesso, non sarebbe una cattiva idea. Dapprima, in una reprimenda contro il governo reo di voler imbavagliare il giornalismo d’inchiesta (leggi Report), Schlein ha sentenziato: Meloni è peggio di Berlusconi. Peccato che Silvio Berlusconi sia morto, e i morti non possono replicare, sarebbe perciò opportuno astenersi da intemerate come questa, prendiamocela coni vivi ma i defunti lasciamoli in pace. Poi si è aperto il capitolo umbro: il Partito democratico, che in teoria sarebbe il principale partito dell’opposizione, organizza un conclave politico spirituale a Gubbio, in un hotel a 4 stelle (non 5) e con la spa preclusa ai deputati. È una iniziativa rivolta al gruppo parlamentare del Pd.

 

 

Schlein, che del Pd è il capo, non si fa vedere, dov’è finita Schlein, niente paura, è al cinema a vedere un film sulla salute mentale. Lo rivela lei stessa, nella sua breve apparizione nel secondo e ultimo giorno, quando finalmente si appalesa davanti ai (suoi) parlamentari e, con lo sguardo fisso e contrito che solo lei sa fare, tesse l’elogio del film sul disagio psichico e consiglia a tutti – proprio a tutti - di vederlo (vi conosco e fareste bene ad andare dallo psicologo). Schlein se la prende pure con i giornalisti che trattano il conclave di Gubbio in modo tropo giocoso (serietà, di grazia) e poi regala una perla sulla crisi mediorientale: l’Europa, spiega il segretario del Pd, non deve vendere armi a Israele. L’ha detto davvero? Ora smentisce, passano le ore, nessuna smentita. Il Pd è il nuovo Tribunale dell’Aia: ha già processato e condannato Israele. Bersagliare, anche solo dialetticamente, un Paese aggredito che sta combattendo contro i terroristi islamici è un atto che si commenta da solo.

 

 

Con l’antisemitismo in rimonta (l’ultimo episodio ieri, a Vicenza, con la protesta violenta dei centri sociali contro la presenza degli stand israeliani alla Fiera), le parole del segretario paiono del tutto fuori luogo. Non so se abbia ragione il professore Ugo Volli che, sulle colonne de Il Giornale, ha fatto notare che Schlein «è di origine ebraica ma è influenzata da un profondo pensiero antisemita». So però che il buon gusto dovrebbe suggerire anche il come e il quando.Il 7 ottobre è stato il più aberrante stupro di massa, il più grande femminicidio di massa, il più efferato attentato terroristico degli ultimi venti anni. Mai un numero così alto di ebrei erano stati trucidati in un solo giorno dai tempi dell’Olocausto. Israele è un Paese aggredito che combatte contro il terrorismo islamico a difesa dell’Occidente intero. Che poi, se manca il buon gusto, basterebbe attenersi a una regola antica: se non sai che dire, è il momento di tacere.

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