l’editoriale del direttore

Roma in totale balìa del caos: un disastro dietro l’altro

Davide Vecchi

Roma è l’unica città al mondo che riesce a superarsi. In peggio. Nella Capitale accade l’inimmaginabile. Sabato, per dire, il sindaco Roberto Gualtieri ha chiuso al traffico la quasi totalità di Piazza Venezia per avviare i lavori della metropolitana. Ha messo due semafori e lasciato una sola corsia rendendola a doppio senso. Senza prevedere percorsi alternativi. Né limitare gli accessi al centro storico che, va ricordato, è l’unico al mondo spalancato la domenica. Così già nel fine settimana la viabilità è stata un incubo per tutti: mezzi pubblici, taxi, vetturini, biciclette, pedoni, cinghiali, topi. Ieri, al primo giorno lavorativo, l’apoteosi: l’intera rete ha risentito delle difficoltà del nuovo “assetto” di piazza Venezia. Nel pomeriggio il sindaco si è finalmente accorto che qualcosa non andava e ha fatto sapere che sono «allo studio modifiche alla viabilità di piazza Venezia». Gualtieri fa le cose al contrario: di solito prima si stila un piano di intervento, accertandosi sia adeguato, e dopo si aprono i cantieri. Roma è precipitata nel caos totale. Piazza Venezia ne è una minima parte. Che si aggiunge ai lavori di Piazza Pia. Al delirio ztl, che nessuno rispetta né fa rispettare (dove sono i seimila vigiili?) e molto altro. La chiusura parziale di piazza Venezia ha dato il colpo di grazia definitivo al disastro Capitale. Per i romani. Ma anche per il turismo. L’appuntamento del Giubileo si annuncia un fallimento per la città, totalmente impreparata. Immaginare oggi di poter ospitare Expo 2030 è pura follia.

 

 

Roma è tra le mete preferite dai turisti che arrivano da ogni parte del mondo. Seppur ogni anno perda qualche punto di gradimento. E li perde non per ciò che offre ma per come lo offre. Principalmente i turisti (come i romani) lamentano la sporcizia, la carenza di mezzi pubblici e il traffico. Per i rifiuti il termovalorizzatore sta prendendo forma, almeno la decisione (questa sì, finalmente, coraggiosa) con il bando che dovrebbe arrivare entro metà novembre e la scelta di cambiare i vertici di Ama, nominando direttore generale Alessandro Filippi, sembra aver dato dei primi risultati. Per il resto è un disastro dietro l’altro. Perché almeno non si inizia a tutelare il centro storico? Vetrina e salotto della città, monumento a cielo aperto. Basterebbe chiudere e lasciare sempre chiusa la ztl, far rispettare i limiti orari del carico scarico già esistenti ma che nessuno osserva, usare l’esercito di vigili urbani ai varchi di accesso per fermare i furbetti e multare pesantemente chi entra pur non potendo. Perché il sindaco non si decide a un atto di coraggio? Eppure i precedenti hanno portato buoni risultati. Come lo scorso dicembre: centro chiuso al traffico. Gli stessi commercianti, inizialmente scettici, furono i primi a esultare: senza auto né traffico hanno visto aumentare i loro profitti. Ma poi perché lasciarlo aperto tutte le domeniche e partorire ogni tanto il blocco generale? Da ormai venti anni le grandi città hanno chiuso il proprio centro alle auto. New York, Londra, Oslo, Parigi, Madrid, Berlino; queste ultime due ben più popolose di Roma. Per ridurre l’inquinamento ma soprattutto per rendere fruibili i monumenti, le aree storiche, turistiche. Orari carico e scarico? Due ore al mattino presto. Ovunque. Poi la sera ma solo per i generi alimentari. A Roma, invece, i furgoni fanno ciò che vogliono. Anarchia totale. Risultato? Pranzare davanti al Pantheon con vista su due, tre camioncini fermi tra tavoli e turisti. E la scena si ripete ovunque. Senza considerare le auto parcheggiate una sopra l’altra.

 

 

Perché Gualtieri non trova coraggio, lo stesso avuto sul termovalorizzatore? Perché non prende Ugo Angeloni, capo della polizia locale del Campidoglio, e non gli chiede cosa diamine fanno gli oltre seimila (seimila) vigili urbani tutto il giorno? Perché il sindaco non si decide a tutelare il più bel centro storico del mondo svuotandolo dal traffico? Lasciare così libero accesso alle auto, ai furgoni soprattutto ora - con cantieri che rendono impossibile muoversi persino ai pedoni - è un insulto alla città. Che non è unica, stupenda, visceralmente ricca. Caput mundi, Caput fidei, regina acquarum, urbs Aeterna: il sindaco sa cosa ha tra le mani? Lasci perdere la zona verde. Come può gestire una metropoli se non riesce a tutelare neppure il centro? Se non riesce neanche a gestire piazza Venezia.