Roma in totale balìa del caos: un disastro dietro l'altro
Roma è l’unica città al mondo che riesce a superarsi. In peggio. Nella Capitale accade l’inimmaginabile. Sabato, per dire, il sindaco Roberto Gualtieri ha chiuso al traffico la quasi totalità di Piazza Venezia per avviare i lavori della metropolitana. Ha messo due semafori e lasciato una sola corsia rendendola a doppio senso. Senza prevedere percorsi alternativi. Né limitare gli accessi al centro storico che, va ricordato, è l’unico al mondo spalancato la domenica. Così già nel fine settimana la viabilità è stata un incubo per tutti: mezzi pubblici, taxi, vetturini, biciclette, pedoni, cinghiali, topi. Ieri, al primo giorno lavorativo, l’apoteosi: l’intera rete ha risentito delle difficoltà del nuovo “assetto” di piazza Venezia. Nel pomeriggio il sindaco si è finalmente accorto che qualcosa non andava e ha fatto sapere che sono «allo studio modifiche alla viabilità di piazza Venezia». Gualtieri fa le cose al contrario: di solito prima si stila un piano di intervento, accertandosi sia adeguato, e dopo si aprono i cantieri. Roma è precipitata nel caos totale. Piazza Venezia ne è una minima parte. Che si aggiunge ai lavori di Piazza Pia. Al delirio ztl, che nessuno rispetta né fa rispettare (dove sono i seimila vigiili?) e molto altro. La chiusura parziale di piazza Venezia ha dato il colpo di grazia definitivo al disastro Capitale. Per i romani. Ma anche per il turismo. L’appuntamento del Giubileo si annuncia un fallimento per la città, totalmente impreparata. Immaginare oggi di poter ospitare Expo 2030 è pura follia.
Disastro Capitale: a Piazza Venezia un disastro annunciato. Traffico in tilt
Roma è tra le mete preferite dai turisti che arrivano da ogni parte del mondo. Seppur ogni anno perda qualche punto di gradimento. E li perde non per ciò che offre ma per come lo offre. Principalmente i turisti (come i romani) lamentano la sporcizia, la carenza di mezzi pubblici e il traffico. Per i rifiuti il termovalorizzatore sta prendendo forma, almeno la decisione (questa sì, finalmente, coraggiosa) con il bando che dovrebbe arrivare entro metà novembre e la scelta di cambiare i vertici di Ama, nominando direttore generale Alessandro Filippi, sembra aver dato dei primi risultati. Per il resto è un disastro dietro l’altro. Perché almeno non si inizia a tutelare il centro storico? Vetrina e salotto della città, monumento a cielo aperto. Basterebbe chiudere e lasciare sempre chiusa la ztl, far rispettare i limiti orari del carico scarico già esistenti ma che nessuno osserva, usare l’esercito di vigili urbani ai varchi di accesso per fermare i furbetti e multare pesantemente chi entra pur non potendo. Perché il sindaco non si decide a un atto di coraggio? Eppure i precedenti hanno portato buoni risultati. Come lo scorso dicembre: centro chiuso al traffico. Gli stessi commercianti, inizialmente scettici, furono i primi a esultare: senza auto né traffico hanno visto aumentare i loro profitti. Ma poi perché lasciarlo aperto tutte le domeniche e partorire ogni tanto il blocco generale? Da ormai venti anni le grandi città hanno chiuso il proprio centro alle auto. New York, Londra, Oslo, Parigi, Madrid, Berlino; queste ultime due ben più popolose di Roma. Per ridurre l’inquinamento ma soprattutto per rendere fruibili i monumenti, le aree storiche, turistiche. Orari carico e scarico? Due ore al mattino presto. Ovunque. Poi la sera ma solo per i generi alimentari. A Roma, invece, i furgoni fanno ciò che vogliono. Anarchia totale. Risultato? Pranzare davanti al Pantheon con vista su due, tre camioncini fermi tra tavoli e turisti. E la scena si ripete ovunque. Senza considerare le auto parcheggiate una sopra l’altra.
Progetti bloccati: a rischio 730 milioni per Roma
Perché Gualtieri non trova coraggio, lo stesso avuto sul termovalorizzatore? Perché non prende Ugo Angeloni, capo della polizia locale del Campidoglio, e non gli chiede cosa diamine fanno gli oltre seimila (seimila) vigili urbani tutto il giorno? Perché il sindaco non si decide a tutelare il più bel centro storico del mondo svuotandolo dal traffico? Lasciare così libero accesso alle auto, ai furgoni soprattutto ora - con cantieri che rendono impossibile muoversi persino ai pedoni - è un insulto alla città. Che non è unica, stupenda, visceralmente ricca. Caput mundi, Caput fidei, regina acquarum, urbs Aeterna: il sindaco sa cosa ha tra le mani? Lasci perdere la zona verde. Come può gestire una metropoli se non riesce a tutelare neppure il centro? Se non riesce neanche a gestire piazza Venezia.
Sottopassi regno del degrado. Dovrebbero essere uscite di sicurezza...