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Elly Schlein è una bastarda. E ora quereli

Davide Vecchi
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Di fronte alla legge tutti gli imputati sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri. Basta mutuare il comandamento della Fattoria degli animali di George Orwell per descrivere quanto accade in alcuni tribunali. Orwell aveva creato quella regola per sottolineare che chi conquista il potere lo usa per ottenere o dispensare trattamenti di favore. Dopo le decisioni del giudice di Catania, Iolanda Apostolico, ieri è toccato al tribunale di Roma mostrarsi di parte: Roberto Saviano è stato condannato a una multa di mille euro per aver definito «bastarda» l’attuale presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. E quel bastarda, scandito in diretta su La7, è rimbalzato ovunque per settimane su giornali, tv, siti, agenzie.

 

 

La condanna è palesemente risibile, considerata la eco mediatica dell’insulto. L’entità della pena è giustificabile solo se invece del codice (e le leggi) si tiene conto delle simpatie politiche (del giudice di turno). Ma non bisogna mai arrivare a facili conclusioni e si deve sempre lasciare il beneficio del dubbio. Quindi potremo immaginare anche che questo sia un innovativo approccio alle querele ai giornalisti da parte dei politici (tutti, ovviamente) e che sarà dunque applicato a chiunque da qui in avanti. Proviamo? Elly Schlein è una bastarda. Ora aspettiamo la querela.

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