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Migranti, le chiacchiere e le ipocrisie dei partner Ue

Davide Vecchi
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Come sempre i fatti parlano più forte delle parole. Dopo mesi di rassicurazioni e annunci sulla disponibilità ad accogliere i migranti, Francia e Germania si smentiscono e svelano il loro reale approccio alla condivisione delle difficoltà nell’accoglienza: blindano le frontiere con l’Italia. Berlino ha mandato una letterina a Palazzo Chigi per avvisare che non avrebbe più accolto nessun profugo, Parigi invece si è limitata a inviare l’esercito al confine con Ventimiglia, così se qualcuno prova a mettere un piedino oltralpe viene ricacciato in Italia senza troppi complimenti. E menomale che a dire del ministro dell’interno francese, Gérald Darmanin, «disumani» nella gestione dei migranti eravamo noi italiani.

Ma appunto i fatti smascherano sempre le menzogne. Basta volerli vedere. Quindi, come da tempo sostiene Matteo Salvini, i veri nemici dell’Italia sono in Europa; e, come sin da subìto ha agito Giorgia Meloni, con la Francia (e Macron) è bene usare il pugno duro e farsi valere.

Salvini e Meloni lo sanno bene quanto si debba valutare i fatti e lasciar correre le chiacchiere. Se poi si guarda a Berlino l’ipocrisia è forse maggiore rispetto a quella parigina. Basta leggere l’articolo del nostro bravo Dario Martini che ha scoperto come oltre la metà delle navi Ong che operano nel Mediterraneo - e fanno la spola per scaricare a Lampedusa e sulle nostre coste i migranti - battono bandiera tedesca. Li vanno a prendere, li portano in Italia e qui li lasciano. Per la chiusura delle frontiere però Berlino e Parigi hanno trovato l’alibi: l’Italia non rispetta gli accordi di Dublino. Tradotto significa che l’Italia non si riprende indietro i pochi che in qualche modo riescono ad attraversare il confine e si vedono negare la richiesta d’asilo.

Per semplificare: se sbarchi in Italia e poi vai in qualche altro Stato europeo quando ti trovano devi essere rimpatriato nel Paese in cui sei stato registrato. E dove arrivano tutti?Dovescaricano i migranti le Ong tedesche? Ma in Italia. Le parole, quali menzogne possono costruire. Per fortuna poi ci sono i fatti. Che parlano. Efanno cadere le maschere. L’Italia è costretta a far da sola. L’Europa, ancora una volta, si rivela solo una parola. Una menzogna.

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