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Giuliano Amato su Ustica smentisce pure se stesso

Davide Vecchi
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La storia personale e la carriera politica (parlamentare dal 1983 al 2008) di Giuliano Amato impongono di prendere in considerazione quanto afferma seppur per le medesime ragioni - ex presidente del consiglio, più volte ministro, presidente della Corte Costituzionale – ci si aspetterebbero elementi concreti e non tesi già certificate come infondate a livello tecnico, governativo, parlamentare e giudiziario. Bene ha fatto Repubblica a dare risalto alle parole di Amato. Ma immediato torna alla mente il trattamento riservato a Marcello De Angelis colpevole di aver messo in dubbio la verità giudiziaria sulla strage di Bologna e per questo passato al tritacarne politico e mediatico.

 

 

E così ci ritroviamo a parlare di Ustica, a rispolverare vecchi fascicoli d’inchiesta, di commissioni parlamentari. Scoprendo che non esistono atti coperti da segreto di Stato e che lo stesso Amato sentito nel 2001 come testimone al processo contro i generali dell’aeronautica indicò come possibili responsabili italiani o libici o americani o francesi. Ci sono poi Stefania e Bobo Craxi che ieri hanno smentito quanto detto dal dottor Sottile: Craxi non avvisò Gheddafi del possibile attentato ai suoi danni. Insomma aspettiamo che Amato fornisca elementi concreti.

 

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