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Ultima generazione ha convinto anche Pichetto Fratin. Paragone sugli "ecoansiosi"

Gianluigi Paragone
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Si sono incontrati. E ora? E ora non cambierà nulla perché i ragazzi di Ultima Generazione non solo si sono fatti assegnare la patente dal governo attraverso il ministro, ma hanno anche avuto la controprova che le proteste ti mettono al centro, con buona pace di chi si è beccato interminabili code perché gli ecologisti si sedevano in mezzo alla strada. Non avevamo dubbi. Funziona sempre così: chi urla di più, la vacca è sua. Quindi complimenti a questi ragazzi perché hanno impapocchiato il buon Pichetto Fratin, il quale ora capirà che ad andar dietro Repubblica e fighetti vari non serve a nulla: continueranno a dire che non si fa abbastanza, che il governo è amico delle lobby e che loro sono i difensori del Pianeta: chi vuole unirsi magari può dare una donazione (sul sito c’è il prezzario) anche per sostenere le spese legali. Il ministro in quota Forza Italia, di contro, ci dovrà spiegare se ora avrà intenzione di convocare anche altre associazioni forse più strutturate; per esempio gli scout il cui ultimo monito del fondatore Baden-Powell fu «Lasciate il mondo più pulito di come lo avete trovato».

 

Certo gli scout non bloccano il raccordo anulare e le strade (al limite fanno attraversare le vecchiette...), riconoscono le costellazioni e non si sentono star, e con le loro promesse colorano le città in maniera più delicata rispetto alle secchiate di coloranti contro le opere d’arte per opera di Ultima Generazione. O di chi ne vuole seguire le orme come è accaduto a Milano. Ognuno ormai ha la sua rivendicazione green: a Torino ci sono quelli che sgonfiano le gomme dei Suv e a Roma quelli che imbrattano le macchine parcheggiate selvaggiamente. Diciamoci la verità, l’incontro voluto dal Pichetto non servirà a nulla. E se fossi stato un consigliere del ministro gli avrei suggerito di lasciar perdere: bastava la commozione di fronte alla ragazza eco-ansiosa. Egli non deve dimostrare la sua sensibilità a qualcuno, deve piuttosto agire come ministro di un governo di centrodestra, che- al contrario di quello che scrivono gazzettieri, ecoansiosi e conduttori televisivi unti da chissà quale dio - deve stare attento a quel che combinano a Bruxelles dove in nome di finalità ecosostenibili stanno prendendo di mira il mercato dell’auto e il mercato immobiliare.

 

Per non parlare del cibo sintetico e della distruzione di intere filiere agroalimentari. A Bruxelles il fanatismo della von der Leyer e del suo braccio destra Timmermans non contribuirà a migliorare le cose. Ps. Ieri su Raitre ho avuto un battibecco con il conduttore Mario Tozzi, il quale ancora una volta è caduto nella presunzione di voler interpretare il ruolo della Scienza definitiva: «Nella scienza non c’è alcun dibattito su quello che sta accadendo». Peccato che tra gli scienziati il dibattito sul cambiamento climatico è assai animato. Per fortuna non si misura a botte di share.

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